Cauto ottimismo di Giorgetti sulle trattative commerciali Ue-Usa. Bruxelles invia nuove proposte
- Postato il 22 maggio 2025
- Economia
- Di Il Fatto Quotidiano
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“Mi risulta che le negoziazioni stanno avanzando, immagino che alla fine l’interesse comune è trovare un compromesso”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in riferimento alle trattative sui dazi tra Unione europea e Stati Uniti. Il ministro, parlando dal Canada dove è in corso il vertice G7, ha aggiunto che “una ritirata totale delle posizioni statunitensi mi sembra un po’ improbabile”, tuttavia “rispetto agli annunci di partenza credo che alla fine si troverà soluzione ragionevole e “sarà molto difficile che l’accordo finale sia molto diverso da quello fatto con gli inglesi”.
Il ministro tedesco delle Finanze Lars Klingbeil conferma una certa propensione al dialogo da parte degli Usa. “Abbiamo qualche settimana per trovare soluzioni, e devo dire che ho trovato i nostri colleghi americani molto costruttivi e orientati alla soluzione“, ha dichiarato. “Nelle ultime settimane non è stato sempre chiaro se gli americani volessero davvero giungere una soluzione. Ho colto segnali positivi e possiamo partire da lì”, ha aggiunto.
Attualmente i dazi annunciati da Trump sull’Europa sono “congelati” fino a luglio, proprio per concedere una finestra temporale in cui cercare di raggiungere un’intesa. È in vigore la tariffa base del 10% ma non ancora quella del 20% prospettata. Ma un mese e mezzo dalla data dello stop è già trascorso e soluzioni all’orizzonte non se ne vedono.
Secondo quanto scrive l’agenzia Bloomberg, l’Unione europea ha condiviso con Washington una nuova proposta su cui procedere con i colloqui. A quanto pare, il nuovo documento recepisce più di un’istanza statunitense, con regole meno severe su standard ambientali e diritti del lavoro, oltre a prospettare un graduale azzeramento reciproche delle tariffe per prodotti agricoli non sensibili e beni industriali. Il documento delinea anche possibili forme di collaborazione in ambiti strategici come energia, dell’intelligenza artificiale e della connettività digitale.
Contemporaneamente, l’Ue sta mettendo a punto un piano di contromisure nel caso in cui i negoziati dovessero fallire. Nel mirino ci sono esportazioni Usa per un valore di 108 miliardi di dollari. Sul fronte opposto, Trump ha prospettato la possibilità di colpire con dazi maggiorati pure semiconduttori e prodotti farmaceutici, oltre a film e componenti aeronautici.
La nuova proposta Ue fa seguito a un documento statunitense contenente una lista di richieste giudicate irrealistiche da Bruxelles. In particolare, la Casa Bianca chiedeva una modifica delle norme sul settore digitale/internet e una applicazione diversa dell’Iva. Il rischio, per l’Europa, è di piegarsi ad un accordo al ribasso come quello accettato da Londra. Un’ipotesi piuttosto probabile, secondo quanto dice Giorgetti.
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