Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»

  • Postato il 18 aprile 2025
  • Di Panorama
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Cate Blanchett ci ha già pensato più volte. Lo aveva accennato nel 2023, dopo la fine di Tár, e lo aveva ribadito lo scorso marzo in un’intervista al Guardian, con il suo consueto mix di ironia e sincerità: «Un giorno crescerò e mi cercherò un vero lavoro». Eppure, ogni volta, è tornata sul set. Il prossimo 30 aprile, infatti, sarà nelle sale italiane con Black Bag – Doppio Gioco, il nuovo thriller diretto da Steven Soderbergh, in cui recita accanto a Michael Fassbender.

Questa volta, però, il tono sembra essere diverso. A 55 anni, l’attrice australiana – con cittadinanza statunitense – starebbe davvero valutando l’idea di lasciare la recitazione. Un’ipotesi che persino la sua famiglia fatica a prendere sul serio: sposata dal 1997 con Andrew Upton, Blanchett è madre di quattro figli – Dashiell, Roman, Ignatius ed Edith – e i suoi cari non sembrano credere a un suo possibile addio.

«Sto rinunciando alla recitazione – ha dichiarato ai microfoni di Radio Times –. La mia famiglia alza gli occhi al cielo ogni volta che lo dico, ma io sono seria. Lo penso davvero quando dico che voglio rinunciare a recitare». E aggiunge: «Ci sono molte cose che voglio fare nella vita».

Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»
Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»
Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»
Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»
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Cate Blanchett: «Basta recitare. C’è anche altro nella vita»

Due volte premio Oscar, per Blue Jasmine (2013) e The Aviator (2004), Blanchett ha confessato di non essersi mai davvero sentita a proprio agio con la notorietà. «Quando partecipi a un talk show, o anche qui adesso, e poi vedi gli estratti delle cose che hai detto, estrapolati e messi in corsivo, sembrano davvero perentori», ha spiegato. «Io non sono così. Ho più senso in movimento: è da tanto che non mi sento minimamente a mio agio con l’idea di essere fotografata».

Nel corso della sua carriera, che supera i trent’anni, ha lavorato con giganti del cinema come Martin Scorsese, Steven Spielberg, David Fincher, Ron Howard e Peter Jackson, collezionando otto nomination agli Oscar. Già nel 2019, in una conversazione con Julia Roberts per Interview Magazine, Blanchett aveva lasciato intravedere una certa stanchezza: «Con l’avanzare dell’età, recitare diventa sempre più umiliante. Quando ero più giovane, mi chiedevo perché gli attori più anziani che ammiravo continuassero a parlare di smettere. Adesso capisco che è perché vogliono mantenere un legame con l’ultimo briciolo di sanità mentale».

Durante la promozione di Tár, nel 2023, David Canfield di Vanity Fair le aveva chiesto se il desiderio di smettere fosse solo un pensiero passeggero. «Non è sporadico, è costante. Ogni giorno o ogni settimana, di sicuro. È una storia d’amore, no? Quindi ci si innamora e ci si disinnamora, e bisogna farsi sedurre di nuovo».

Considerata una delle interpreti più talentuose della sua generazione, Cate Blanchett ha dato vita a personaggi memorabili: da Elizabeth alla trilogia de Il Signore degli Anelli, da Il talento di Mr. Ripley a pellicole più recenti come La fiera delle illusioni e Borderlands. Un percorso eclettico, che lei stessa racconta con lucidità e autenticità: «Come molte persone, mi piace essere viva. Mi butto a capofitto nella vita, spesso in luoghi indesiderati. Forse è per questo che la mia carriera, se così la si può chiamare, è stata così stranamente eclettica».

Autore
Panorama

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