Catanzaro, caso Telecontact: Atteso confronto tra Occhiuto e Fiorita

  • Postato il 7 novembre 2025
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Catanzaro, caso Telecontact: Atteso confronto tra Occhiuto e Fiorita

Telecontact, cresce la tension: Atteso nei prossimi giorni un confronto tra il presidente della regione Roberto Occhiuto e il sindaco di Catanzaro Fiorita.


CATANZARO – Si è conclusa con un esito negativo la doppia giornata di incontri tra Tim e le organizzazioni sindacali in merito alla cessione del ramo d’azienda Telecontact alla nuova società D.N.A. srl, nata dalla fusione con un ramo del Gruppo Distribuzione. Le riunioni, svoltesi nell’ambito delle procedure previste dall’articolo 47 della legge 428/1990 e della successiva fase di raffreddamento al Ministero del Lavoro, non hanno portato ad alcun accordo.

Le sigle sindacali hanno espresso una valutazione fortemente negativa sull’operazione, ritenendo insufficienti le rassicurazioni fornite da Tim. Secondo l’Ugl Telecomunicazioni, che ha annunciato l’avvio delle procedure di mobilitazione dei lavoratori, la cessione rappresenta «un atto che nega la storia del gruppo e mette a rischio il futuro di circa 1600 addetti che per oltre vent’anni hanno contribuito con professionalità alla gestione del servizio clienti».

CASO TELECONTACT, IL SINDACO DI CATANZARO CONTESTA LA MANZANZA DI UN PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL PERSONALE

Il sindacato contesta in particolare la mancanza di un piano di riqualificazione interna del personale in linea con le opportunità offerte dalla digitalizzazione e ritiene «poco chiare le motivazioni che impediscono a Tim di valorizzare al proprio interno competenze ormai consolidate». Pur confermando la validità delle tutele previste dal contratto di settore e dagli accordi di secondo livello, le parti sociali hanno chiesto chiarimenti sulla tenuta complessiva del progetto industriale e sulle garanzie occupazionali future.

IL VERBALE AL MINISTERO E LA RICHIESTA DI TAVOLO ISTITUZIONALE

La distanza tra le posizioni è stata ribadita anche durante l’incontro al Ministero, conclusosi con un verbale di mancato accordo. L’Ugl sottolinea che «i lavoratori hanno diritto di dire no a una cessione che li trasferisce in una nuova società senza certezze, dopo anni di impegno al servizio del gruppo». Sulla vertenza è intervenuto anche il consigliere comunale di Catanzaro, avvocato Antonello Talerico, che ha chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale vincolante con la partecipazione del Ministero del Lavoro, della Regione Calabria e della Prefettura di Catanzaro. Talerico ha definito l’operazione «un passaggio che rischia di trasformare un’azienda storica in un soggetto ridimensionato, lasciando i lavoratori senza adeguate garanzie».

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Tra le proposte avanzate figurano l’introduzione di clausole sociali negli appalti, un maggiore livello di trasparenza sulle società della rete (FiberCop, Open Fiber, Infratel) e la creazione di un tavolo permanente a Catanzaro per il monitoraggio della vertenza. «Non si può chiedere a chi ha tenuto in piedi i servizi di accettare un salto nel buio – ha dichiarato Talerico –. Se Tim intende proseguire nel piano di riorganizzazione, lo faccia senza scaricare i costi sui lavoratori. Le istituzioni devono intervenire per garantire tutele e continuità occupazionale».

PROSSIMI SVILUPPI ISTITUZIONALI A CATANZARO

Nei prossimi giorni è atteso un incontro tra il presidente della Regione Roberto Occhiuto e il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita per esaminare gli sviluppi della vicenda e valutare possibili iniziative di sostegno ai dipendenti coinvolti. Mentre la delicatissima vertenza sarà al centro della seduta del prossimo Consiglio comunale di Catanzaro, previsto per martedì prossimo.

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