Catanzaro, blitz anticorruzione: 11 arresti tra i vertici dell’Umg e dell’Asp

  • Postato il 15 gennaio 2025
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Catanzaro, blitz anticorruzione: 11 arresti tra i vertici dell’Umg e dell’Asp

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Maxi operazione della Guardia di finanza a Catanzaro: 11 gli arresti, colpiti i vertici dell’Asp di Catanzaro de dell’Umg tra cui l’ex rettore Giovambattista De Sarro


Maxi operazione condotta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, su delega della locale Procura della Repubblica. I militari hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Catanzaro nei confronti di 12 soggetti, tra i quali si annoverano l’ex rettore Giovambattista De Sarro e docenti dell’Università Magna Grecia e dirigenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro. Sono indagati a vario titolo per associazione per delinquere, corruzione, falso, truffa aggravata ai danni dello Stato, maltrattamento e uccisione di animali.

ARRESTI DOMICILIARI (11), SOSPENSIONE DALL’ESERCIZIO ALL’ASP DI CATANZARO E SEQUESTRO DI LABORATORI DELL’UMG E DI DENARO

In particolare, nei confronti di 11 indagati, disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre per un altro soggetto disposta la misura cautelare interdittiva della sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni rivestite in seno all’A.S.P. di Catanzaro, per la durata di 12 mesi.
Con lo stesso provvedimento, disposto inoltre il sequestro preventivo di due laboratori scientifici (cd. stabulari) dell’Università degli Studi Magna Graecia di Catanzaro, adibiti alla sperimentazione sugli animali per finalità di ricerca. Nonché il sequestro della somma di 23.222,17 euro nei confronti di due indagati, ritenuta il provento del delitto di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Per le medesime condotte illecite risultano indagati, altresì, ulteriori 21 soggetti ai quali sono state notificate le relative informazioni di garanzia.

LE VISITE “PILOTATE” ISPETTIVE DELL’ASP DI CATANZARO AI LABORATORI UMG

Le complesse investigazioni condotte dai finanzieri del Gruppo della Guardia di Finanza di Catanzaro, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Catanzaro, hanno consentito di accertare, nella fase delle indagini preliminari – che necessitano della successiva verifica processuale nel contraddittorio con la difesa – l’esistenza di un collaudato sistema illecito posto in essere mediante l’esecuzione “pilotata” di visite ispettive svolte dall’A.S.P. presso i laboratori scientifici dell’Ateneo universitario catanzarese condizionandone i relativi esiti, assicurando in tal modo l’espletamento delle onerose attività progettuali autorizzate dal Ministero della Salute.

L’analisi della documentazione, corroborata dagli ulteriori elementi di prova acquisiti, ha consentito di delineare un rapporto di compartecipazione e di reciproci favoritismi sussistenti tra i preposti degli Enti pubblici in gioco (l’A.S.P. di Catanzaro quale controllore e l’Università Magna Grecia quale ente controllato).
Dalle investigazioni condotte è emerso, inoltre, che i vari responsabili di progetto di volta in volta nominati, hanno fatto ricorso ad ingenti fonti di finanziamenti pubblici – dell’ordine di circa 2 milioni di euro – utili alla copertura economica delle varie attività progettuali, costantemente garantite dall’ottenimento dell’attestazione di regolarità rilasciata “illecitamente” dai veterinari dell’A.S.P. preposti alle ispezioni, nonostante le precarie condizioni in cui versavano i laboratori.

Il coinvolgimento dei dirigenti dell’A.S.P. da parte dell’organizzazione criminale si era reso necessario per la presenza nei laboratori scientifici di numerose criticità le quali, ove rilevate, avrebbero comportato l’immediata chiusura, con la conseguente perdita dei fondi erogati per lo svolgimento della ricerca e l’irrogazione di pesanti sanzioni amministrative.

CORRUZIONE: ALTERATE LE GRADUATORIE CONCORSUALI DELL’UMG

I rapporti corruttivi tra alcuni indagati emergerebbero, tra l’altro, nell’ambito della redazione delle graduatorie finali afferenti a specifiche procedure concorsuali presso l’U.M.G. All’esito di queste, si dichiarava vincitrice la figlia di uno degli indagati, dirigente dell’A.S.P. di Catanzaro. Rapporti corruttivi che emergono anche nel riconoscimento di cospicue somme di denaro – quale prezzo della corruzione – ad un veterinario dell’A.S.P. di Catanzaro, in virtù dei numerosi incarichi di docenza illecitamente ottenuti presso l’Ateneo universitario, in cambio del sistematico esito positivo delle visite ispettive dallo stesso svolte presso i laboratori scientifici dell’U.M.G..

L’ATTIVITA’ ILLECITA NEI LABORATORI E LA SPERIMENTAZIONE SU ANIMALI

Grazie alle attività svolte nei laboratori, invece, diversi docenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro hanno potuto svolgere attività di ricerca con sperimentazione in vivo che costituisce – se ben espletata – un passaggio fondamentale per la validazione delle ipotesi scientifiche.
In realtà le attività sperimentali con animali vivi risultano effettuate, in gran parte, attraverso la violazione delle basilari norme di igiene e benessere animale.
Le indagini condotte, infine, hanno consentito di riscontrare l’esistenza di un allevamento abusivo di animali da laboratorio costantemente utilizzato dagli indagati per alimentare le attività di ricerca riscontrando, in taluni casi, ipotesi di maltrattamento degli animali coinvolti nei relativi progetti. Ciò con un duplice risvolto: da un lato cagionando l’uccisione immotivata di animali non autorizzata dal Ministero della Salute, dall’altro, falsando l’attendibilità delle ricerche espletate.

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