Cassonetti dei rifiuti stracolmi a Genova, raffica di segnalazioni: ecco perché succede
- Postato il 4 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. Sacchetti abbandonati ai lati dei bidoni Amiu, smart o non smart che siano. In alcuni casi vere pile di rifiuti, con situazioni più critiche in alcuni quartieri periferici (ma non solo) e segnalazioni che si moltiplicano sui social dei genovesi.
E in una Genova appena uscita dall’esito delle Comunali, fa pensare che alcune delle segnalazioni arrivino proprio da amministratori pubblici. La più eclatante è quella del neo presidente del municipio Ponente Matteo Frulio, centrosinistra. Frulio posta su Facebook la foto di un cumulo di rifiuti in una piazza di Voltri. E scrive: “Ringraziamo tutti per l’eredità lasciataci in questa città che ha pensato solo al Waterfront di Levante. Stamattina chiamerò nuovamente Amiu. La prossima chiamata è quella per una segnalazione alla Asl”.
Anche Amedeo Lucia, appena rieletto in municipio Centro Ovest, in maggioranza, torna a evidenziare la situazione di saturazione dei contenitori nella zona del Campasso: “Credo che un quartiere come il Campasso – dice – abbia diritto di vivere in maniera civile visto il quantitativo della Tari ogni anno. Chiedo urgentemente il passaggio dei mezzi per lo svuotamento dei bidoni e la pulizia di strada e marciapiedi. Inoltre chiedo perché vengano inviati in zona furgoni già carichi, che sostano per decine di minuti e poi ripartono senza effettuare scarico delle postazioni”.
In effetti, in questi ultimi giorni, si sono sovrapposte nella gestione della raccolta dei rifiuti da parte di Amiu alcune problematiche non collegate direttamente fra loro. Da una parte il lunedì 2 giugno festivo che è seguito al fine settimane, quindi un giorno in più con turni ridotti per gli operatori Amiu.
L’altra problematica ha riguardato un temporaneo rallentamento per cause tecniche della ricezione dei rifiuti all’impianto Aral di trattamento meccanico biologico di Alessandria, dove Amiu conferisce gran parte dei rifiuti genovesi. Il guasto, non il primo negli ultimi tempi, ha impedito ai camion genovesi di essere svuotati e quindi di ripartire per i consueti “giri” in città.
“Purtroppo questa è una situazione che si ripete frequentemente – spiega Umberto Zane, rsu Amiu – ed è figlia della volontà di chiudere le fosse di scarico alla Volpara senza avere una reale soluzione alternativa. Se dobbiamo affidarci a un impianto fuori città e questo chiude poi non sappiamo dove portare i rifiuti, o si trova un deposito temporaneo oppure avremo sempre questo problema, almeno fino a quando non sarà pronto l’impianto Tmb a Scarpino ma, come noto, il cantiere è a una fase iniziale”.
Amiu conferisce ad Aral, ad Alessandria, anche sulla base di un accordo siglato nel 2019 dall’amministrazione Bucci che ha consentito ad Amiu, per una cifra di 2,2 milioni di euro, di acquisire il 2% delle quote di Aral appoggiandosi quindi all’impianto per gestire i rifiuti. Ad Aral, Amiu versa un corrispettivo per ogni tonnellata conferita, cifre che variano da tipologia a tipologia di rifiuto.
Il guasto dei giorni scorsi è stato risolto e l’operatività dell’impianto di Castelceriolo (Al) è ripresa a pieno regime. Da Amiu fanno sapere che al momento i passaggi dei compattatori stanno recuperando i carichi arretrati e la situazione dovrebbe tornare nella norma.
C’è ovviamente un terzo motivo, non imputabile alle società di gestione. Ed è l’approccio dei singoli cittadini. Ancora troppo poco propensi a una differenziata efficace e precisa, e quindi con quantitativi di differenziato umido e secco impossibili da tenere a casa nei periodi festivi. Per non parlare dell’abbandono presso i cassonetti di rifiuti ingombranti o pericolosi.