Cassa e Pos saranno collegati per legge: scatta la tracciabilità totale dei pagamenti digitali
- Postato il 3 novembre 2025
 - Di Panorama
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I registratori di cassa dei negozi devono essere collegati agli strumenti di pagamento elettronico, come i Pos. Da gennaio scatta l’obbligo, introdotto dalla Legge di Bilancio 2025. Tutti gli esercenti dovranno adeguarsi. Obiettivo? Rendere più difficile l’evasione fiscale e garantire una tracciabilità totale delle vendite. Da gennaio quindi ogni pagamento digitale diventerà anche una traccia fiscale immediata.
Come funziona il nuovo collegamento obbligatorio tra registratore di cassa e Pos da gennaio 2026
Niente cavi, installazioni o nuovi apparecchi. Il sistema sarà interamente digitale e gestito tramite un servizio online dedicato disponibile nell’area riservata del portale dell’Agenzia delle Entrate. Qui, il commerciante (o un suo delegato) potrà associare la matricola del registratore telematico ai dati identificativi del proprio Pos. L’operazione, che richiederà pochi minuti, andrà eseguita una sola volta e ripetuta solo in caso di variazioni, ad esempio per la sostituzione o disattivazione di un terminale. Una volta completato l’abbinamento, ogni pagamento elettronico verrà registrato automaticamente dal registratore di cassa e trasmesso all’Agenzia delle Entrate insieme ai corrispettivi giornalieri.
Il sistema non raccoglierà dati sensibili dei clienti ma soltanto informazioni aggregate sugli importi, garantendo il rispetto della privacy. Secondo le previsioni dell’Agenzia delle Entrate tutto sarà operativo dai primi giorni di marzo 2026, con data ufficiale comunicata sul proprio sito. Per i Pos già in uso al 1° gennaio 2026, o attivati entro fine mese, gli esercenti avranno 45 giorni di tempo per completare la registrazione. Successivamente, ogni nuovo collegamento dovrà essere registrato entro l’ultimo giorno lavorativo del mese successivo all’attivazione del terminale.
Registratori di cassa collegati ai Pos per obbligo: più trasparenza e meno evasione
Fino a oggi, il sistema fiscale e quello bancario non comunicavano in modo diretto: era quindi possibile che un pagamento con carta venisse registrato dal Pos ma non accompagnato dall’emissione dello scontrino. Con la nuova piattaforma, invece, ogni transazione elettronica sarà incrociata in tempo reale con i dati fiscali del registratore. Il Fisco potrà così verificare la coerenza tra incassi e dichiarazioni, individuare rapidamente eventuali anomalie e intervenire nei casi di evasione o frode. Molti esercenti, soprattutto nelle piccole attività, temono nuovi adempimenti burocratici e difficoltà di gestione. Il sistema prevede sanzioni e, nei casi più gravi, la sospensione temporanea della licenza o dell’autorizzazione all’esercizio per chi non effettua la registrazione o non rispetta i termini previsti. Secondo il governo non si tratta solo di controllare l’evasione fiscale e punire quando necessario, ma anche semplificare. Il collegamento tra cassa e Pos riduce infatti le discrepanze, automatizza i controlli e libera risorse oggi impiegate nelle verifiche manuali.