Caso Sinner, quando Federer diceva: “Ho vinto la Coppa Davis e ora non voglio più giocarla. È stata un grande peso per tutta la carriera”
- Postato il 21 ottobre 2025
- Tennis
- Di Il Fatto Quotidiano
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“L’ho giocata per tanto tempo e credo che dopo averla vinta posso finalmente fare quello che mi pare e piace, per essere onesti”. Roger Federer annunciava così nel 2015 la sua rinuncia alla Coppa Davis in programma meno di un mese dopo. Circostanze diverse, età diverse, ma situazione per certi aspetti molto simile a quella che sta vivendo oggi Jannik Sinner. L’altoatesino è infatti al centro delle polemiche dopo aver rinunciato alla Coppa Davis 2025, con le finali in programma dal 18 al 23 novembre a Bologna.
Situazione simile perché Sinner – come Federer in quel momento – è oggi uno dei migliori giocatori al mondo e perché come lo svizzero ha ufficializzato la sua decisione a ridosso della competizione. Circostanze ed età differenti perché lo svizzero rinunciò a 33 anni dopo aver portato la sua nazionale al trionfo del 2014, Sinner a 24 (ma non definitivamente) dopo averne vinte ben due consecutive. “Il fatto di averla già vinta due volte ha avuto un suo peso”, ha infatti precisato l’altoatesino. Per Federer “non fu una decisione difficile”, per Sinner sì.
Lo score di Federer in Coppa Davis
Roger Federer – che in Coppa Davis ha esordito nel 1999 – in quell’intervista del 2015 disse apertamente: “Giocarla è stato un grande peso per me in tutta tutta la mia carriera ed è una delle cose che hanno causato maggiori difficoltà nella mia vita”. Oggi la Coppa Davis – vedere quanto dice l’ex Paolo Bertolucci – è ormai un impegno secondario. Le priorità sono gli Slam e spesso i tornei in casa, come gli Internazionali di Roma nel caso di Sinner. A rinunciare non è solo quindi solo Jannik Sinner, ma una scelta – a volte dolorosa, a volte meno – che in passato hanno fatto tanti big e che ha fatto anche Alcaraz – per esempio – negli ultimi anni.
Dipende dal momento: Sinner ha deciso così dopo un anno difficilissimo, soprattutto da un punto di vista mentale in cui ha “lottato” – oltre che in campo – anche fuori per il caso Clostebol. E per arrivare pronto al 2026 – dove cercherà il terzo trionfo agli Australian Open consecutivo – ritiene sia necessario prendersi una settimana in più, anche per recuperare da un punto di vista mentale. La rinuncia di Federer nel 2015 fu invece quasi definitiva: dopo la vittoria nel 2014, lo svizzero non ha voluto più giocarla. In precedenza non aveva già partecipato al torneo nel 2010 per alcuni problemi fisici, nel 2013 per scelta. In quella circostanza la Svizzera fu eliminata ai quarti.
L’unica parentesi dopo le dichiarazioni di febbraio 2015 fu a settembre dello stesso anno, quando giocò insieme a Wawrinka nello spareggio per restare nel World Group, ma per un motivo specifico: disputando quell’incontro, Federer e Wawrinka si assicurano l’idoneità per giocare i Giochi di Rio 2016. Anche se poi Re Roger rinunciò alle Olimpiadi sotto consiglio dei medici per recuperare da alcuni fastidi al ginocchio. L’otto volte campione Wimbledon ha vinto ben 52 partite in Coppa Davis, con sole 17 sconfitte. Sinner al momento ha uno score impressionante: 12 vittorie in singolare, una sola sconfitta (contro Mikael Ymer, nel 2022, con l’Italia già qualificata). Score di cui l’Italia ha decisamente beneficiato, visti i due trionfi negli ultimi due anni. Ora l’azzurro si è preso una pausa. E le parole di Federer ricordano quanto non sia una stranezza per un campione del tennis.
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