Caso Ramy, il semaforo dell’incidente smaltito due giorni dopo la morte. Il legale: “Poteva fornire elementi importanti”

  • Postato il 11 marzo 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
  • 6 Visualizzazioni

Emergono nuovi dettagli sulla morte di Ramy Elgaml, il 19enne deceduto il 24 novembre 2024 durante un inseguimento dei carabinieri a Milano. Il palo del semaforo sotto cui il giovane è stato trovato senza vita è stato rimosso e smaltito pochi giorni dopo l’incidente, senza mai essere sottoposto a sequestro. Secondo l’avvocata Barbara Indovina, legale della famiglia, quel palo avrebbe potuto fornire elementi fondamentali per ricostruire la dinamica dei fatti. La richiesta di sequestrarlo era stata avanzata più volte nel corso delle indagini, ma senza successo. L’ingegnere Marco Romaniello, incaricato dalla procura di svolgere un accertamento cinematico sull’incidente, avrebbe confermato in una e-mail dell’8 febbraio che il palo era stato “dismesso da A2a due giorni dopo l’incidente”.

L’assenza di questo elemento complica ulteriormente il quadro investigativo. Una relazione della Polizia locale, inserita nel fascicolo d’inchiesta, parla di un urto laterale nelle fasi precedenti alla caduta di Elgaml, specificando che il ragazzo si trovava “in fase di caduta al suolo” quando l’auto dei carabinieri sopraggiungeva “in frenata”. Dai filmati acquisiti dagli inquirenti, tuttavia, sembra che il 19enne sia rimasto schiacciato tra l’auto e il palo, con lo scooter e la macchina che si sarebbero schiantati quasi nello stesso punto.

Attualmente risultano indagati per omicidio stradale Fares Bouzidi, l’amico che guidava lo scooter, e il carabiniere alla guida dell’ultima auto inseguitrice. In un filone parallelo, per favoreggiamento e depistaggio, sono indagati altri due militari che la sera dell’incidente avrebbero intimato a un testimone di cancellare un video. Bouzidi, interrogato dal gip per l’accusa di resistenza, aveva dichiarato di aver subito una “spinta da dietro” da parte dei carabinieri, avanzando l’ipotesi di uno “speronamento volontario”. La relazione dell’ingegnere Romaniello, attesa per oggi 11 marzo, potrebbe fare chiarezza su quegli attimi che hanno portato alla morte del ragazzo.

L'articolo Caso Ramy, il semaforo dell’incidente smaltito due giorni dopo la morte. Il legale: “Poteva fornire elementi importanti” proviene da Il Fatto Quotidiano.

Autore
Il Fatto Quotidiano

Potrebbero anche piacerti