Caso Osimhen, De Laurentiis e il Napoli a processo per falso in bilancio

  • Postato il 20 novembre 2025
  • Di Panorama
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Aurelio De Laurentiis e il Napoli andranno a processo per falso in bilancio in relazione alle operazioni di mercato Osimhen e Manolas. Lo ha deciso il gup di Roma accogliendo così la richiesta della Procura che aveva chiesto il rinvio a giudizio per il patron della società partenopea, per il suo braccio destro Andrea Chiavelli e per il club. Il riferimento è ai bilanci degli anni 2019, 2020 e 2021.

Una vicenda su cui la giustizia sportiva ha deciso di non intervenire nemmeno in presenza dei documenti che hanno portato la Procura di Roma alla richiesta, poi accolta dal Gup, di istruire un processo. Situazione imbarazzante. Il capo degli investigatori della Figc, Giuseppe Chiné, in primavera ha fatto trascorrere i trenta giorni dal ricevimento delle carte senza chiedere la riapertura del procedimento che era stato archiviato nel 2022 insieme a quello di tante altre società e tesserati.

Poi c’è era stata la tempesta sulla Juventus, per la quale gli atti mandati dalla Procura di Torino erano stati considerati rilevanti per chiedere e ottenere la revocazione del processo sportivo. Ora il rinvio a giudizio per De Laurentiis e il Napoli con la giustizia sportiva che non potrà più muoversi ma che ha certificato la non punibilità di condotte che, secondo il Gup di Roma, meritano un approfondimento processuale.

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Gli affari Osimhen e Manolas, ecco cosa è successo

L’inchiesta si occupa di due colpi di mercato del Napoli dell’epoca. Uno riguarda il difensore greco Kostas Manolas, che nella Roma aveva collezionato oltre 200 presenze, acquistato dal Napoli per 36 milioni di euro nel giugno 2019. Nominalmente il valore della clausola di rescissione esercitata nell’ultima data utile della sessione perché la Roma riuscisse a sistemare i conti realizzando una plusvalenza sufficiente (31 milioni) per le proprie esigenze. Nelle stesse ore il Napoli aveva poi ceduto alla Roma il centrocampista classe 1997 Amadou Diawara, valutato 21 milioni di euro con impatto positivo sul bilancio di oltre 19 milioni.

Il caso più celebre è, invece, quello dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen. Il Napoli lo acquistò nel 2020 dalla squadra francese del Lille per una cifra di circa 71 milioni di euro di cui una parte coperta dalle cessioni ai francesi del portiere  Karnezis (valutato 4,8 milioni) e di tre giocatori che all’epoca erano nella squadra Primavera del Napoli: Ciro Palmieri (7 milioni), Claudio Manzi (4) e Luigi Liguori (4). Gli ultimi tre mai finiti al Lille ma tornati subito in Italia per fare carriere di secondo piano. Per la Procura di Roma un caso di plusvalenza fittizia con ricadute sulla scrittura del bilancio.

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Panorama

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