Caso Garlasco: esami informatici cruciali verranno eseguiti a Pinerolo

  • Postato il 1 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Quotidiano Piemontese
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PINEROLO – Sarà Pinerolo uno dei luoghi chiave delle nuove indagini legate al caso Garlasco, il delitto di Chiara Poggi che da quasi vent’anni continua a generare inchieste e colpi di scena. Proprio nella cittadina piemontese, infatti, saranno eseguiti gli esami informatici considerati decisivi per chiarire alcuni aspetti della presunta corruzione che coinvolgerebbe l’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, e la famiglia di Andrea Sempio.

Lunedì 3 novembre, alle ore 15, nello studio DIFOB di Pinerolo, l’esperto di informatica forense Matteo Ghigo inizierà l’attività di estrazione e copia forense dei dati contenuti nei telefoni e nei computer sequestrati all’ex magistrato. Si tratta di un passaggio tecnico di grande rilievo, poiché i file digitali verranno duplicati e analizzati per verificare eventuali rapporti, comunicazioni o trasferimenti di denaro riconducibili al presunto tentativo di “favorire” Sempio nel 2017.

Trattare Garlasco come inchiesta di Mafia

L’incarico è stato disposto dalla Procura di Brescia, che coordina l’indagine e che ha chiesto di trattare la vicenda con le stesse modalità previste per i casi di terrorismo o criminalità organizzata, così da poter disporre di un periodo di conservazione dei tabulati telefonici più ampio del consueto: fino a sei anni anziché due.

Il lavoro di Ghigo – tecnico con esperienza in corsi di “mobile forensics” per i carabinieri del ROS e sviluppatore di software specializzati come Ermès e WACE – servirà a ricostruire, con garanzia di integrità dei dati, le comunicazioni via WhatsApp, Telegram, e-mail e i file cancellati, riversando tutto in una cosiddetta “copia-mezzo” da consegnare agli inquirenti bresciani entro un mese e mezzo. Da quel momento scatteranno altri sessanta giorni per l’analisi approfondita da parte del GICO della Guardia di Finanza.

Le verifiche riguardano i possibili “canali di monetizzazione del denaro” e un presunto “versamento agli inquirenti” avvenuto tramite terze persone, ipotesi al centro di un’inchiesta che la Procura di Brescia ha riaperto nel 2023-2024, dopo una lunga serie di archiviazioni e controesposti.

I rapporti di Venditti con i carabinieri

Gli investigatori intendono esaminare i rapporti intercorsi tra Venditti e alcuni ex carabinieri della sua squadra a Pavia – tra cui Silvio Sapone e Giuseppe Spoto – nel periodo compreso tra il 2014 e il 2017. Le richieste di acquisizione dei tabulati, depositate il 16 luglio scorso, mirano a chiarire se vi siano state anomalie o contatti impropri nei mesi in cui Sempio veniva indagato e successivamente prosciolto.

Il Tribunale del riesame di Brescia, intanto, dovrà pronunciarsi nuovamente sulla legittimità dei sequestri di materiale informatico disposti tra settembre e ottobre, dopo un primo annullamento parziale.

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