Caso Epstein-Trump. Il Dipartimento di Giustizia vedrà Ghislaine Maxwell, la complice del finanziere pedofilo
- Postato il 22 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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A chiederlo erano stati diversi esponenti del Partito repubblicano, dopo gli articoli di stampa che hanno ricostruito i rapporti tra Jeffrey Epstein e Donald Trump. Ora è arrivata l’ufficialità. Nei prossimi giorni il Dipartimento di Giustizia incontrerà Ghislaine Maxwell, complice del finanziare condannato per abusi sessuali su minorenni e morto suicida in carcere nel 2019. Lo afferma il vice ministro della Giustizia Todd Blanche in una nota postata su X dalla ministra Pam Bondi. “Questo Dipartimento di Giustizia non si sottrae alle scomode verità, né alla responsabilità di perseguire la giustizia ovunque i fatti possano condurre. La dichiarazione congiunta del Dipartimento di Giustizia e dell’Fbi del 6 luglio rimane accurata oggi come lo era quando fu scritta. In particolare, nella recente analisi approfondita dei fascicoli conservati dall’Fbi sul caso Epstein, non sono emerse prove che potessero motivare un’indagine contro terze parti non incriminate”, si legge nella nota di Blanche.
“Il Presidente Trump ci ha chiesto di pubblicare tutte le prove credibili. Se Ghislane Maxwell ha informazioni su chiunque abbia commesso reati contro le vittime, l’Fbi e il Dipartimento di Giustizia ascolteranno ciò che ha da dire – ha aggiunto Blanche -. Pertanto, su indicazione del Procuratore Generale Bondi, ho contattato l’avvocato di Maxwell per determinare se fosse disposta a parlare con i procuratori del Dipartimento. Prevedo di incontrare la Sig.ra Maxwell nei prossimi giorni. Finora, nessuna amministrazione, per conto del Dipartimento, aveva chiesto informazioni sulla sua disponibilità a incontrare il governo. Ora le cose cambiano”.
A chiedere che Maxwell venisse sentita sono stati diversi membri del Grand Old Party– inclusi i sentori Mike Lee e Josh Hawley – che sullo scandalo non mollano nonostante le pressioni di Trump. L’ex socialite britannica “sa tutto. E’ la Stele di Rosetta”, ha detto Alan Dershowitz, l’ex legale del finanziere morto in carcere, ma anche di una lunga lista di nomi eccellenti come O.J. Simpson e Harvey Weinstein. “Se le fosse offerta l’immunità potrebbe farlo. Mi è stato detto che sarebbe disposta a testimoniare”, ha aggiunto Dershowitz, il cui nome è comparso, insieme a quello di Trump, anche nella raccolta di lettere curata dalla stessa Maxwell per i 50 anni di Epstein. “Non vedo nulla di negativo nel concederle l’immunità per farla testimoniare. Dovrebbe essere convocata davanti a una commissione del Congresso”, aveva aggiunto.
Maxwell, ex fidanzata di Epstein, è stata condannata nel 2021 da una giuria popolare per aver aiutato il finanziere ad abusare sessualmente di ragazze minorenni e sta scontando una pena detentiva di 20 anni. La richiesta di interrogarla costituisce un ulteriore sforzo del dipartimento di Giustizia per affrontare le reazioni negative di parte della base di Trump alla precedente decisione di non rilasciare ulteriori documenti relativi alle indagini su Epstein.
Convinta di essere stata condannata ingiustamente, Maxwell non ha mia perso la speranza di uscire dal carcere e continua a combattere. I suoi legali hanno fatto appello alla Corte Suprema, alla quale però il dipartimento di giustizia ha chiesto di respingere la richiesta. Quando Trump è stato eletto, Maxwell – secondo indiscrezioni – ha sperato in una sua grazia visti i trascorsi. Trump e la Casa Bianca nonostante i ripetuti tentativi non sono ancora riusciti a placare del tutto le critiche del mondo Maga sulla gestione delle carte di Epstein. Il presidente, secondo indiscrezioni, inizierebbe a essere stufo del dover difendere Bondi, e sarebbe molto frustrato dal susseguirsi sui media di articoli sui suoi rapporti con Epstein.
Il New York Times ha ricordato la festa con tutte donne organizzata a Mar-a-Lago nel 1992 dal presidente in cui l’unico nome nella lista degli invitati era quello dell’amico Jeffrey. Nel 1992 una telecamera di Nbc catturò i due a una festa a Mar-a-Lago con le cheerleader dei Buffalo Bills, che si trovavano quel fine settimana in città per una partita contro i Miami Dolphins. Il filmato mostrava Trump ballare in mezzo a un gruppo di donne più giovani. Alcuni mesi dopo il presidente organizzò una festa sempre a Mar-a-Lago con tutte donne, con Epstein – ha raccontato nel 2019 al New York Times George Houraney, che organizzò l’evento – unico nome nella lista degli invitati.
Nel ripercorrere l’amicizia il quotidiano ricorda gli almeno sette viaggi di Trump a bordo del Lolita Express di Epstein e che Ghislaine Maxwell reclutò Virginia Giuffré – la principale accusatrice di Epstein – proprio a Mar-a-Lago. Alla fine del 2004, però, i rapporti fra Trump e l’ex finanziere si sono interrotti per uno scontro su una proprietà immobiliare che, alla fine, Trump riuscì a comprare. Il quotidiano ha anche intervistato Maria Farmer, una delle vittime dell’ex finanziere newyorchese. La donna nel 1996, allora ventenne, si era rivolta al Dipartimento della Polizia di New York e all’Fbi, ai quali aveva suggerito di controllare anche il giro di amici di Epstein, che includeva anche Trump.
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