Caso Epstein, parla il fratello: “Jeffrey aveva informazioni compromettenti su Trump. Non è suicidio, è stato ucciso”
- Postato il 26 luglio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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“Prima di morire Jeffrey disse che aveva informazioni compromettenti su Trump. Chiunque studi la vicenda non crede che sia suicidio. È stato ucciso“. A sostenerlo è Mark Epstein, fratello di Jeffrey Epstein, il finanziere morto in carcere a New York il 10 agosto 2019, dove stava scontando una condanna per abusi sessuali e traffico internazionale di minori. In un’intervista a Il Corriere della Sera, ha raccontato le ore successive alla scoperta della scomparsa del fratello: “Quello che interessa a me sono le circostanze del suo omicidio“, ha dichiarato.
“Quando è morto non me l’hanno notificato – prosegue -. Ho saputo dalla Cnn al mattino che era stato trovato morto e che era un apparente suicidio. All’inizio non avevo ragione di dubitarne. L’ho accettato, ho immaginato che l’avesse fatto perché rischiava di passare molto tempo in prigione. Non aveva figli, i nostri genitori sono morti da tempo, non doveva preoccuparsi per me. Ma il giorno dopo, quando sono dovuto andare a identificare il corpo e hanno fatto l’autopsia, i medici legali che hanno effettuato l’autopsia per mio conto sono entrambi usciti dicendo che non potevano definirlo suicidio, perché appariva troppo simile a un omicidio“.
Poi continua: “La mia vita sarebbe stata più semplice se fossero usciti dicendo che era suicidio, ma non potevano”. Mark Epstein spiega che nell’iniziale certificato di morte, alla voce “causa del decesso” c’era scritto: “In attesa di ulteriore studio“. “Solo qualche giorno dopo Barbara Sampson, capo-medico legale, ha detto che era un suicidio, senza spiegare quale esame sia stato fatto. E sia chiaro, non ha mai visto il corpo. Che cosa l’ha portata a questa valutazione? È stato Bill Barr – l’allora ministro della Giustizia sotto Trump -, a dire di aver visto un video in cui si capiva che nessuno poteva essere entrato in quel livello del carcere a commettere l’omicidio, trascurando che c’erano altri 12 detenuti in quel livello che possono aver ucciso Jeffrey. E ci sono molte altre cose che non tornano“, ha aggiunto il fratello del finanziere.
E a proposito di Ghislaine Maxwell, l’ex fidanzata di Epstein condannata nel 2021 a 20 anni da una giuria popolare, per aver aiutato il finanziere ad abusare sessualmente di ragazze minorenni: “Non so nulla di più di quello che sanno tutti, che è in prigione ed è stata accusata di aver mentito sotto giuramento, ma non so che cosa può dire o sapere”. Secondo quanto riportato al New York Times da un funzionario informato, Maxwell ha ottenuto un’immunità parziale dal Dipartimento di Giustizia americano prima di accettare i nuovi colloqui con il viceprocuratore generale Todd Blanche. Il funzionario ha aggiunto che la protezione non sarà valida nel caso in cui la complice del finanziere dovesse mentire. L’immunità concessa a Maxwell, chiamata proffer immunity, è di solito offerta a individui con i quali i procuratori intendono collaborare nell’ambito di un procedimento penale.
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