Casella, proteste degli abitanti per gli odori da lavorazioni di bitume: la denuncia del M5s
- Postato il 1 settembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. “Cittadini e residenti del Comune di Casella segnalano da tempo un grave disagio ambientale legato all’attività della Comac Srl. Si tratta di emissioni odorigene percepite da mesi sia nel comune in questione, sia nelle zone limitrofe. Disagi che le istituzioni hanno il dovere di verificare e risolvere, tanto nell’interesse dei cittadini residenti, quanto dei lavoratori. Voltarsi dall’altra parte è inaccettabile”. Lo fa sapere il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano.
“Come M5S Liguria, ho scritto ad Arpal, Asl 3, Comune di Genova – Ufficio Ambiente, Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, Città Metropolitana di Genova, Carabinieri Forestali, Regione Liguria – Settore Ambiente e Salute per chiedere che si verifichino urgentemente la regolarità delle autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività produttiva di bitume presso lo stabilimento Comac; che siano rispettate le normative vigenti in materia di prevenzione incendi, salute pubblica, inquinamento ambientale e tutela della biodiversità; e che si faccia luce sull’eventuale presenza di rischi per la popolazione e per l’ambiente, con particolare riferimento alle emissioni atmosferiche, alla gestione dei materiali e alla localizzazione dell’impianto”.
“Non è la prima volta – aggiunge Giordano – che dal Comune di Casella arriva un grido di allarme per le criticità odorigene legate a questa attività. Le segnalazioni fatte finora, purtroppo, non hanno sortito risultati apprezzabili. E i dati derivanti dai controlli promessi da Arpal ancora non si sono visti: forse perché non sono ancora stati effettuati? Ora basta: se già eseguite, vengano rese note le verifiche ambientali di competenza. Ove necessario, si proceda con gli accertamenti previsti dalla normativa vigente. Tutti i dati raccolti dovranno essere condivisi: i cittadini hanno il diritto di sapere”.
Il capogruppo M5S, infine, fa sapere di avere “già formalmente richiesto ad Arpal l’installazione di una centralina permanente in grado di monitorare costantemente eventuali emissioni e la qualità dell’aria”.