Casella (AVS): “In Valbormida sarà decisiva la mobilitazione dei cittadini contro l’inceneritore”
- Postato il 30 luglio 2025
- Politica
- Di Il Vostro Giornale
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Valbormida. “La grande partecipazione al Consiglio comunale di ieri a Cairo è l’ennesima conferma che i cittadini sono contrari alla realizzazione di un inceneritore in Valbormida. È lo stesso segnale arrivato dalla prima assemblea del 2 luglio alla Soms di Cairo e alla conferenza di mercoledì 23 luglio a Cosseria, alle quali abbiamo partecipato e che hanno visto un’altissima adesione popolare. Invitiamo i cittadini a comportarsi come hanno fatto finora, tenendo alta l’attenzione sul tema e la pressione democratica sugli amministratori locali, nel pieno rispetto della legalità”.
Jan Casella, consigliere regionale di AVS, traccia un bilancio delle iniziative contro la costruzione di un impianto per bruciare i rifiuti. “All’inizio del 2025, siamo stati i primi a denunciare il rischio che Cairo Montenotte potesse ospitare un inceneritore. Abbiamo portato la questione in consiglio regionale e abbiamo presentato diverse interrogazioni alla giunta Bucci per chiedere chiarezza sul progetto, sui metodi di realizzazione, sul luogo prescelto e sulle intenzioni di sviluppo della Val Bormida, che deve affrontare una nuova fase di sviluppo diversa da quella che l’ha accompagnata in passato”, ricorda il consigliere regionale di AVS.
“Siamo contrari a questo tipo di impianti, perché li riteniamo dannosi per la salute, l’ambiente e l’economia dei territori interessati. Pensare, anche solo lontanamente, di realizzare un inceneritore in Val Bormida è sbagliato anche dal punto di vista etico e morale. Questa terra ha già pagato un prezzo altissimo, a livello di salute, di ambiente e di sofferenza. Per questo continueremo a batterci contro questa ipotesi, in Regione e in tutte le sedi istituzionali”, prosegue Jan Casella.
“La giunta Bucci ha posto, come condizione necessaria, il parere favorevole del sindaco del comune che dovrà ospitare l’impianto. È un metodo sbagliato, inaccettabile: attendere il via libera di un amministratore per fare ricadere le conseguenze dell’opera sui paesi vicini, con ricadute forti e potenzialmente devastanti per lo sviluppo di tutto il comprensorio, non solo del comune ospitante”, sottolinea il consigliere regionale.
“Ringraziamo i cittadini, i comitati e le associazioni che si stanno battendo con impegno ed efficacia per scongiurare questo disastro. Continueremo a confrontarci con loro e con gli amministratori locali che hanno compreso la pericolosità di questo progetto”, conclude Jan Casella.