Case, dissesto e assicurazioni: a Genova il 33% degli edifici è in zona a rischio

  • Postato il 24 settembre 2024
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Generico maggio 2024

Genova. La proposta del ministro per la Protezione Civile Nello Musumeci di introdurre una assicurazione obbligatoria contro i danni da calamità per tutte le abitazioni del paese ha sollevato un tema, quello della sicurezza dell’abitare, che nella nostra regione tocca da vicinissimo tantissimi genovesi.

L’idea della polizza, sebbene al momento non direttamente nell’agenda di governo, potrebbe essere in futuro adattata alle peculiarità territoriali, legandosi alla geografia del dissesto: casa costruita in zona a rischio? Scatta l’obbligo. Casa edificata in totale sicurezza? Niente assicurazione. Un sistema così declinato, a Genova e in tutta la Liguria potrebbe davvero impattare sulla vita di tantissimi genovesi e liguri, arrivando addirittura a modificare i valori immobiliari di migliaia di case e appartamenti.

I numeri parlano chiaro: secondo gli ultimi dati ufficiali dell’Ispra, su una superficie di 5.416,15 chilometri quadrati, in Liguria il 14,1% si trova in zone a elevato rischio idrogelogico, mentre il 2,1% ha un’alta probabilità di essere colpito da un’alluvione. Il 5,9% dei beni culturali è gravemente esposto alle frane, il 17,7% è in zone ad alta pericolosità alluvionale.

Guardando alla sola città di Genova nella fascia di rischio elevato e molto elevato per frane sono comprese oltre 29 mila persone (5.1%), 3.621 edifici (9.5%) e 1393 imprese (2.7%). Dati che salgono ulteriormente se si considerano le zone a pericolosità media o moderata, dove vivono quasi 380mila genovesi (oltre il 64%) e dove si trovano circa 24mila edifici (il 63%). Facendo la somma, quindi, i genovesi che in qualche modo vivono in zone a rischio, da quello massimo a quello minimo ma comunque presente, sono 428.546. Vale a dire il 73% della totalità degli abitanti del Comune di Genova. Un dato che applicato alla proposta del ministro, e ad una sua eventuale calibrazione sul rischio, porterebbe ad un vero salasso per le tasche dei genovesi.

Complessivamente il 31,2% del territorio genovese si trova in una delle due fasce di rischio più alte mentre il 63,2% della superficie comunale è almeno a rischio medio. In termini di edifici le proporzioni sono le stesse: sono 11.822 quelli che sorgono nelle tre aree di rischio maggiore, cioè il 31,1%. Si potrebbe dire che quasi uno stabile su tre a Genova rischia di finire travolto da una frana.

A questi dati, vanno poi incrociati quelli legati al rischio alluvioni, che come è noto sono nostro malgrado caratteristici del nostro territorio: nel comune di Genova sarebbero, sempre secondo i dati Ispra, sarebbero 48.546 gli abitanti residente in zone a rischio elevato (8,282 %) con 2.683 edifici (7,068 %). Nella fascia a rischio medio invece 78.207 abitanti (13,342 %) con 4.230 edifici (11,143 %). Sempre a rischio ma nella fascia bassa 101.864 genovese (17,378 %) e 5.648 edifici (14,879 %). Elevato o basso, in qualche modo a rischio sono 228 mila abitanti del Comune di Genova, vale a dire il 39% sul totale della popolazione, mentre sono 12.562 gli edifici in qualche modo a rischio, vale a dire il 33%, anche in questo caso uno su tre.

Con questi numeri, se il governo portasse avanti l’idea della assicurazione obbligatoria per le case, e questa fosse poi declinata in base al rischio, il futuro occupazionale di Genova e la Liguria sarebbe sicuramente quello in ambito assicurativo.

Autore
Genova24

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