Cascata di Gocta, il gigante nascosto tra le montagne del Perù

Quando si parla di Perù, la mente corre subito al Machu Picchu, a Cusco, alle linee di Nazca e ai grandi simboli della civiltà andina. Eppure, lontano dai percorsi più conosciuti, esiste un luogo capace di togliere il fiato anche al viaggiatore più esperto: si tratta della Cascata di Gocta che, con gli oltre 770 metri di altezza, si erge silenziosa e maestosa nella regione Amazonas, non distante da Chachapoyas.

Ciò che sorprende innanzitutto è che, fino a vent’anni fa, il mondo sapeva ben poco dell’esistenza della Gocta. Le comunità locali la conoscevano da sempre, ma restava custodita dal silenzio delle montagne e dal timore delle leggende. È stato solo nel 2002 che l’esploratore tedesco Stefan Ziemendorff ha condotto studi e misurazioni, portandola finalmente alla ribalta internazionale: da quel momento, cotanto spettacolo naturalistico è entrato nell’immaginario come una delle cascate più imponenti e spettacolari del Sud America.

Ma prima di diventare una meta turistica, la cascata viveva soprattutto nelle storie raccontate di villaggio in villaggio. Si parlava di una sirena bionda che abitava le acque, capace di incantare chiunque si avvicinasse troppo, e di un enorme serpente guardiano pronto a punire gli intrusi.

Erano miti nati per spiegare i boati fragorosi che riecheggiavano durante la stagione delle piogge, o forse per proteggere un luogo considerato sacro. Ancora oggi, i racconti continuano ad avvolgere la Gocta in un alone di magia, che si aggiunge alla sua potenza.

Il regno della selva alta

La Cascata di Gocta spicca in un ambiente unico: la cosiddetta “selva alta”, una zona di transizione tra la cordigliera andina e l’Amazzonia, dove le montagne si vestono di una vegetazione fittissima, mentre l’umidità e i venti creano un clima in continuo mutamento.

Ogni stagione regala un volto diverso a tanta meraviglia: durante i mesi secchi, tra giugno e settembre, i sentieri sono agevolmente percorribili, il cielo è spesso terso e la cascata leggermente più contenuta. Al contrario, nella stagione delle piogge, da ottobre a maggio, l’acqua scroscia con una forza immensa, alimentata dalle precipitazioni, mentre la foresta esplode di vita: è in quel momento che la cascata sembra voler travolgere tutto e si trasforma in un muro d’acqua che appare infinito.

Panorama della Cascata di Gocta in Perù
iStock
Tutto il fascino della Cascata di Gocta

Un cammino che è parte dell’esperienza

Raggiungere la Gocta non significa soltanto arrivare alla base della cascata: il viaggio stesso diventa parte integrante dell’avventura.

La partenza più comune è dal villaggio di Cocachimba, dove i viaggiatori si fermano spesso per una colazione semplice prima di iniziare il trekking. Da lì, il sentiero si snoda tra ruscelli, foreste e scorci panoramici che donano impareggiabili vedute sulla valle sottostante.

Camminando, si percepisce poco a poco il rombo in lontananza: è il richiamo della cascata che si fa sempre più forte. Dopo circa due ore di cammino, tra salite e tratti più comodi, la Gocta appare improvvisa e travolgente: due salti principali, collegati tra loro, formano un flusso imponente che si infrange nel cuore verde del canyon.

Consigli per vivere appieno la magia

Il percorso non richiede doti da alpinista, ma un minimo di preparazione è utile per godersi l’esperienza.

Scarpe da trekking, acqua e un k-way per ripararsi dai cambi di tempo sono indispensabili. Chi preferisce una camminata più leggera può affidarsi ai cavalli messi a disposizione dagli abitanti del villaggio, un modo tradizionale e suggestivo per vivere l’escursione.

Arrivati alla base della cascata, lo spettacolo è tale da ripagare ogni sforzo: il fragore dell’acqua, la freschezza degli spruzzi e la sensazione di trovarsi dinanzi a una delle meraviglie nascoste del pianeta creano un ricordo che rimane impresso per sempre.

Autore
SiViaggia.it

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