Casa, tasse, pensioni e imprese: cosa c'è nella legge di Bilancio

  • Postato il 24 dicembre 2025
  • Economia
  • Di Libero Quotidiano
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Casa, tasse, pensioni e imprese: cosa c'è nella legge di Bilancio

La manovra è stata approvata dal Senato. Dopo i contrasti all’interno della maggioranza sulle pensioni, alla fine la quadra è stata trovata. Ora la legge di bilancio, la quarta del governo Meloni, che vale 18,7 miliardi di euro, lievitati a 22 con i correttivi voluti da Palazzo Chigi a favore delle imprese, passerà all’esame della Camera.

Accusata di essere troppo prudente dalle opposizioni, in realtà la manovra, pur cercando di tenere i conti in ordine, in ossequio ai vincoli europei, non rinuncia a distribuire risorse a famiglie e imprese. Ecco ci contenuti principali.

 

TASSE

La misura principale è la riduzione della seconda aliquota Irpef (che si applica ai redditi compresi tra i 28 e i 50mila euro) che scende dal 35% al 33%. Il beneficio, che costa 2,5 miliardi di euro e riguarda 13,6 milioni di contribuenti, è sterilizzato sopra i 200mila euro.

Ma oltre a questa riduzione, ci sono una serie di aumenti. Tanto per cominciare salgono le tasse sulle sigarette, 15 centesimi al pacchetto da gennaio, poi altri 11 e ancora 14 nel ‘28.

Porteranno un miliardo di gettito in più in tre anni. Poi un revival, l’incremento delle accise sul gasolio. Dal ‘26 scatta un rincaro di 4,05 centesimi al litro, equiparando l’imposta a quella che grava sulla benzina. Porta 500 milioni l’anno.

 

RC AUTO

Ma gli automobilisti dovranno farsi carico anche di un aumento delle tasse su alcune polizze Rc Auto, come per l’infortunio conducenti. Il prelievo sale dal 2,5 al 12,5%, e porterà nelle casse dello Stato 115 milioni di euro. Sale pure la tassa di soggiorno nelle grandi città d’arte, dove i sindaci potranno chiedere fino a 12 euro al giorno a chi pernotta nelle strutture ricettive, con un extra di 5 euro nei comuni che ospitano le Olimpiadi.

 

TOBIN TAX

Sulle transazioni finanziarie, come gli acquisti di titoli in Borsa, la Tobin Tax da gennaio raddoppia dallo 0,1 allo 0,2%, per 340 milioni di euro di incassi in più per l’erario. Più modesto il contributo dell’aumento delle imposte sulle criptovalute, con il prelievo sui profitti che sale dal 26 al 33%.

 

PACCHI

Un altro bel bottino per le casse dello Stato, e un piccolo salasso per i consumatori, sarà assicurato dalla tassa di 2 euro sui pacchi provenienti dai Paesi extra Ue di valore fino a 150 euro. Ogni anno ne arrivano 320 milioni l’anno, a due euro l’uno fanno altri 640 milioni.

 

AFFITTI BREVI

Per gli affitti brevi, la cedolare secca rimane al 21% se si affitta per non più di 30 giorni un solo immobile, ma sale al 26% per il secondo; dal terzo scatta l’obbligo di partita Iva e relative imposte.

 

ISEE

L’Isee cambia ancora. Nel corso dell’anno il governo aveva già deciso di escludere dal calcolo dell’indicatore della ricchezza delle famiglie il possesso di titoli di Stato fino a 50mila euro. Ma con un emendamento approvato nelle ultimissime ore è stato ancora ritoccato anche il valore catastale che esclude la prima casa ai fini del calcolo dell’indicatore. Già il testo iniziale del governo aveva alzato la franchigia sulla prima casa da 52 a 91.500 euro, ma nelle grandi città italiane, dodici, questo tetto viene elevato fino a 200mila euro. La nuova franchigia sulla casa, però, avrà i suoi effetti sull’Isee utilizzato solo per richiedere alcuni bonus: assegno unico, assegno di inclusione, bonus nuovi nati, buoni asili nido, sostegno alla formazione lavoro. Mentre per i servizi offerti dai Comuni, come le mense e i nidi, l’Isee continuerà ad essere calcolato con la vecchia franchigia di 52mila euro per la prima casa.

 

CARTELLE ESATTORIALI

La nuova rottamazione, la quinta, prevede che i carichi fiscali affidati all’agente della riscossione tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 potranno essere estinti con 54 rate bimestrali da minimo 100 euro spalmate lungo nove anni. Rispetto alla prima formulazione, e grazie al pressing della Lega, i tassi sulle rate scendono dal 4 al 3%. Il termine per aderire scadrà ad aprile del prossimo anno, con primo pagamento da luglio 2026. La rottamazione dotrebbe portare nelle casse dello Stato 9 miliardi di euro nel periodo 2026-2036.

L’emendamento del governo stanzia oltre 3 miliardi di euro a favore delle imprese. L’iperammortamento per gli investimenti sarà esteso fino al 30 settembre 2028. Arrivano poi 1,3 miliardi per Transizione 4.0, i cui fondi sono esauriti, e 532,64 milioni per chi ha fatto domanda per il credito d’imposta per la Zes unica nel Mezzogiorno.

Viene introdotta un’aliquota piatta al 5% per gli incrementi contrattuali per i redditi fino a 33mila euro, riconosciuti dai contratti collettivi rinnovati anche nel 2024 e non solo nel 2025 e nel 2026.

Sui premi di produttività le imposte scendono dal 5 all’1%.

Prorogata anche per il 2026 l’esenzione del 50% dei dividendi corrisposti ai lavoratori e derivanti da azioni attribuite in sostituzione di premi di risultato entro 1.500 euro annui.

Sale da 40 a 60 euro al mese il bonus per le lavoratrici madri con redditi inferiori ai 40mila euro. Viene estesa poi a 14 anni l’età del figlio per il congedo facoltativo e raddoppiano i giorni di malattia per i figli, da cinque a dieci all’anno. Bonus libri con un fondo di 20 milioni per le famiglie con Isee fino a 30mila euro. Per le scuole paritarie c’è un contributo fino a 1.500 euro al mese (sempre con tetto all’Isee di 30mila euro).

 

BANCHE E ASSICURAZIONI

Gran parte delle coperture della manovra sono garantite dalle maggiori imposte a carico di banche e assicurazioni, tra aumento dell’Irap e riduzione della deducibilità delle perdite. Il contributo è di circa 11 miliardi nel triennio. L’Irap sale al 6,65% per banche e intermediari finanziari e al 7,9% per le assicurazioni. Il contributo delle assicurazioni è stato aumentato di 1,3 miliardi per il versamento a titolo di acconto dell’85% sul premio dovuto per veicoli e natanti per l’anno precedente.

 

TFR

Cambiano le norme sul Trattamento di fine rapporto. Nel 2026-2027, le aziende con 60 dipendenti dovranno conferire il Tfr al fondo Inps.Dal 2028 lo dovranno fare tutte quelle con 50 dipendenti e dal 2032 anche quelle con 40 dipendenti. Da luglio scatta il meccanismo di adesione automatico alla previdenza complementare per i neo assunti. Avranno 60 giorni di tempo per rinunciare.

 

PENSIONI

Anche se è stata stralciata la norma, inserita dal Mef nell’emendamento del governo, che aumentava le finestre mobili e riduceva il valore del riscatto delle lauree brevi, la manovra è leggermente restrittiva sulle pensioni. Dal 2027 servirà infatti un mese in più per andare in pensione con l’età che salirà a 67 anni e un mese; dal 2028 serviranno due mesi in più. Cancellata la possibilità di andare in pensione di vecchiaia anticipatamente con almeno 20 annidi contributi e, se si è nel regime contributivo, cumulando gli importi di forme di previdenza complementare. Perle forze dell’ordine rinvio di 3 mesi, spalmato tra 2028 e 2030, con esenzioni per lavori usuranti. Le pensioni minime aumentano di 20 euro al mese.

Le pensioni minime aumentano di 20 euro al mese.

 

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