Carri armati nella scuola a Udine: preside travolta dalle polemiche e interrogazione a Crosetto e Valditara

  • Postato il 30 novembre 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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“Si comunica che in data due dicembre alcuni docenti della scuola secondaria di primo grado Ellero saranno interessati quali partecipanti nella simulazione di interazione tra contesto scolastico e coloro che operano in difesa dei civili in teatro estero per condurre operazioni nel settore della cooperazione civile-militare a supporto dei contingenti Nato. Lo scopo del gruppo è creare processi di pace duraturi e sostenibili attraverso la mediazione e la negoziazione con le autorità locali e la popolazione civile. Il Cimic Group sarà presente con due automezzi nel cortile della scuola in momenti in cui gli studenti sono all’interno dell’edificio scolastico”.

È la circolare inviata il 27 novembre ai docenti, al personale Ata e alle famiglie, dalla dirigente Sara Cuomo dell’Istituto Comprensivo V (più noto come media Ellero di Udine). Tradotto fuori dal “presidenzialese”, pare che un genitore abbia proposto questa iniziativa alla dirigente, che l’avrebbe vista come un’opportunità senza farla passare dal Consiglio d’Istituto e dal Collegio docenti. Il Cimic supporta la catena di comando a cui può essere assegnato durante un’operazione – da un Joint Headquarters (livello operativo) fino a un Comando Brigata (livello tattico) – con la missione di incrementare l’efficienza di un’operazione militare e di fungere da forum di consultazione e centro di competenze sulla cooperazione civile-militare. Un’iniziativa, dunque, che ha a che fare con l’Esercito, tanto che sarebbero previsti dei carri armati nel cortile.

Immediata la reazione di Avs. La consigliera regionale Serena Pellegrino, contattata da Il Fatto Quotidiano.it, ha spiegato: “I docenti si sono trovati dall’oggi al domani una circolare sul registro senza alcuna delibera degli organi competenti. Molti professori che non si sono sentiti in linea con la scelta della preside ci hanno contattato e abbiamo deciso di presentare un’interrogazione parlamentare. In Italia, ormai, un genitore può portare mezzi militari nelle scuole, mentre c’è chi può vietare l’educazione sessuale”. Ora è pronta un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Istruzione Giuseppe Valditara e a quello della Difesa, Guido Crosetto: “Il fenomeno della militarizzazione delle scuole sta assumendo dimensioni sempre più ampie. L’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole già nei mesi scorsi ha segnalato un aumento di proposte didattiche e percorsi Pcto con il coinvolgimento delle forze armate. Chiediamo se il ministero sia a conoscenza dell’iniziativa organizzata dalla scuola ‘G. Ellero’ di Udine, se non intenda intervenire per evitarla e se non ritenga urgente emettere un provvedimento per delineare criteri e obiettivi di incontri con esterni nelle scuole”.

A difendere l’iniziativa è invece Marco Dreosto della Lega: “Le polemiche sono incomprensibili e fuori luogo”. Nel frattempo la dirigente tenta di buttare acqua sul fuoco parlando su TV12 di una proposta fatta da un genitore: “Non capisco questo allarmismo sterile. Ricevere un genitore? Se un’istituzione mi vuole parlare, perché no? Poi non è detto che lo presenti agli organi collegiali”. Peccato per la circolare emanata giorni prima a sua firma.

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Il Fatto Quotidiano

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