Carraro: Calciopoli colpa mia, giusto togliere scudetti alla Juve ma l'Inter non doveva averlo a tavolino
- Postato il 4 settembre 2025
- Di Virgilio.it
- 1 Visualizzazioni

E’ stato presidente del Milan, sindaco di Roma, presidente della Figc, presidente del Coni e ha ricoperto cariche di ogni tipo nei suoi 85 anni di vita: per tanto tempo Franco Carraro è stato definito “poltronissimo” ed ancora oggi c’è chi lo chiama così. L’ex n.1 dello sport italiano si confessa alla Gazzetta dello sport e parla di tutto, dal mancato boicottaggio alle Olimpiadi nonostante le pressioni della politica, ai momenti difficili vissuti in carriera.
Carraro e Calciopoli
Tra questi c’è Calciopoli, che portò alle sue dimissioni. E per Carraro è una ferita ancora aperta nonostante sia stato assolto da tutto. Il grande rammarico riguarda i designatori arbitrali: “Nel 2004 pensai che Bergamo e Pairetto non potessero più essere designatori arbitrali. Chiamai Collina che avrebbe smesso l’anno dopo offrendogli quel ruolo, ci pensò qualche giorno e mi disse di no, voleva continuare ad arbitrare. Non feci più nulla. Anni dopo scoprii che Collina l’aveva detto a Meani (all’epoca addetto agli arbitri del Milan, ndr), Meani lo aveva riferito ai confermati Bergamo e Pairetto che in quel momento hanno pensato di sopravvivere appoggiandosi a Moggi. Ho sbagliato, avrei dovuto cambiarli comunque”.
Lo scudetto dell’Inter
Per Carraro però le sentenze della giustizia sportiva erano meritate: “È un bene che ci sia stata un’indagine e che siano stati punite le squadre responsabili. Gli scudetti andavano tolti alla Juve perché i suoi dirigenti avevano fatto degli errori, ma quello all’Inter del 2006 non andava riassegnato. Dovevano rimanere entrambi non assegnati come nella tradizione della Federcalcio”.
Altra nota dolente il Mondiale in Corea: “È successo che abbiamo sbagliato tutto. Trapattoni non era un allenatore da dentro o fuori e noi avevamo scelto un ritiro troppo isolato. Me ne prendo la colpa, da presidente federale. Byron Moreno? Era sicuramente casalingo, la corruzione in Corea del Sud ci dicevano fosse molto diffusa e lui poi ha avuto i suoi problemi. Detto questo, se Vieri a un minuto dalla fine mette dentro la palla della vittoria non ci ricorderemmo neanche il nome dell’arbitro”.
Vialli mancato ct
Carraro aveva pensato anche a cambiare il Trap e rivela: “Ho un’opinione straordinaria di Vialli e gli sono grato perché, al contrario di altri, ha mantenuto il massimo riserbo su un nostro incontro dell’ottobre 2002: dopo l’infausto Mondiale in Corea e Giappone, il Trap era partito malissimo nelle qualificazioni per l’Europeo in Portogallo. Parlando con Giraudo venne fuori che Vialli sarebbe stato disponibile ad allenare la Nazionale. Andai a incontrarlo a Torino, purtroppo non c’erano le condizioni. Nessuno lo ha mai saputo, è stato un uomo vero”.
L’invito a Galliani
Infine un invito a Galliani a tornare al Milan: “Personalmente sarei molto felice se tornasse anche Galliani, uno che del calcio e di questo club sa tutto. Scaroni è una persona di grande qualità, ma Galliani fa parte della storia della società e al Monza ha dimostrato di essere sul pezzo, per i tifosi sarebbe una sferzata di entusiasmo straordinaria”.