Caro affitti, rincari record: italiani sul piede di guerra, 700 euro a stanza

  • Postato il 2 settembre 2025
  • Economia
  • Di Blitz
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Maxi stangata per le famiglie italiane, il caro affitto raggiunge il suo apice con questo rincaro record: 700 euro a stanza.

L’emergenza legata al caro affitti continua a rappresentare un peso insostenibile per molti studenti universitari italiani, mettendo a dura prova la possibilità stessa di proseguire gli studi fuori sede.

I dati aggiornati mostrano infatti un aumento record del costo medio per una stanza singola, passato da 461 a 613 euro mensili nell’ultimo anno, con un rincaro di 152 euro che alimenta proteste e richieste di interventi concreti.

L’impatto del caro affitti sugli studenti universitari

Gli studenti denunciano una vera e propria speculazione immobiliare, aggravata dall’assenza di politiche abitative efficaci e sufficienti. L’Unione degli universitari (Udu) definisce lo studio fuori sede come un privilegio sempre meno accessibile, sottolineando la necessità di investimenti significativi in alloggi pubblici dedicati agli studenti. Secondo l’associazione, gli incentivi al mercato privato non bastano e rischiano di alimentare ulteriormente il problema. Il caro affitti si traduce in un aumento delle spese mensili che spesso supera le possibilità economiche degli studenti, costretti a rinunciare a opportunità formative o a gravare sulle famiglie.

La cifra media di 700 euro per una stanza singola in alcune città rappresenta una barriera insormontabile per molti giovani. Per far fronte a questa emergenza, il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, ha lanciato un piano ambizioso che punta a realizzare 60mila nuovi posti letto negli studentati entro giugno 2026, sfruttando anche i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Ad oggi, le candidature per finanziare questi progetti hanno già raggiunto quota 60mila: una parte è stata approvata e ha dato avvio ai lavori, mentre altre sono ancora in fase di valutazione o in attesa di green light.

A partire dal 2023, inoltre, il V bando della legge 338 ha stanziato circa 805 milioni di euro per la creazione di quasi 8.500 posti letto, con un cofinanziamento pubblico che può arrivare fino al 75%. Queste misure rappresentano un passo importante per alleviare la pressione sul mercato degli affitti e migliorare le condizioni abitative degli studenti.

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Brutte notizie per gli italiani: aumentano i costi delle stanze – Blitzquotidiano.it

Secondo l’ultimo rapporto di Immobiliare.it, tra le grandi città italiane, Milano si conferma la più cara, con una media di 732 euro al mese per una stanza singola. Seguono Bologna (632 euro), Firenze (606 euro) e Roma (575 euro). Tuttavia, sono soprattutto i centri di dimensioni più contenute a registrare i rincari più significativi, con aumenti percentuali che superano il 30%. Tra le realtà più colpite si segnalano:

  • Trento, dove il prezzo è passato da 381 a 544 euro (+163 euro, +42,8%)
  • Modena, con un incremento da 385 a 506 euro (+121 euro, +31,4%)
  • Brescia, che ha visto salire il costo da 399 a 519 euro (+120 euro, +30%)

Questi dati evidenziano come la crisi del caro affitti non sia limitata ai grandi centri urbani, ma interessi anche città di media dimensione, aggravando la situazione per molti studenti che si trovano a dover sostenere spese sempre più elevate per un alloggio.

L’aumento dei costi delle stanze singole rappresenta un problema strutturale che richiede risposte articolate, sia a livello di investimenti pubblici sia attraverso una revisione delle politiche abitative universitarie. Nel frattempo, il peso degli affitti continua a gravare sulle spalle di migliaia di giovani, mettendo a rischio il diritto allo studio e la possibilità di costruire un futuro professionale stabile.

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