Carne scaduta da 20 anni, escrementi di topo e conserve a rischio botulino: 700 kg di cibo sequestrati nei rifugi emiliani

  • Postato il 26 luglio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Oltre 700 chili di carni (daino, cervo, cinghiale, bovino), trote salmonate, salumi, latticini, bevande e altri alimenti scaduti, anche da più di 20 anni. È quanto sequestrato dai Nas di Bologna – per un valore di circa 35mila euro – durante i controlli effettuati nell’ultimo mese in rifugi, punti di ristoro e locande di montagna nell’Appennino emilianoromagnolo. Si trattava di alimenti che venivano usati nella preparazione dei piatti da servire a clienti ed escursionisti.

In totale i carabinieri hanno eseguito controlli in 16 diversi locali, che hanno permesso di promuovere a pieno solo quattro delle realtà ricettive e di ristorazione ispezionate, mentre negli altri rifugi sono state riscontrate diverse irregolarità, alcune anche molto gravi. Al termine dei controlli, quattro attività di ristoro, per un valore di circa 2 milioni e 600mila euro, sono state sospese. Inoltre, sono scattate multe per un totale di 27mila euro. Tutte le irregolarità sono state segnalate alle Ausl di competenza che adesso dovranno emettere dei provvedimenti restrittivi.

Per quanto riguarda le condizioni igienico-sanitarie, i Nas segnalano di aver trovato situazioni nelle quali cani e gatti si muovevano liberamente nei magazzini di scorte alimentari e in alcuni casi anche dove venivano preparate le pietanze. In altri casi, le cucine risultavano totalmente annerite dal fumo dei fuochi e gli intonaci delle pareti e dei soffitti distaccati. Molti magazzini degli esercizi ispezionati erano invasi da ragnatele e muffe, che rendono gli ambienti insalubri per gli alimenti conservati (spesso anche senza un’adeguata copertura e protezione).

Pavimenti ricoperti di escrementi di topi e tartufo non tracciato: le altre irregolarità

Nei pressi di una locanda di montagna è stato scoperto un laboratorio per la preparazione di pasta all’uovo abusivo in un garage, con il pavimento ricoperto di escrementi di topi. In un magazzino di bevande e alimenti invece è stato riscontrato un congelatore a pozzetto all’interno di un bagno privato. Tra le irregolarità trovate nei vari rifugi, anche affettatrici e macchine per impastare in condizioni igienicosanitarie irregolari, così come confetture e verdure sottolio in vasetti realizzati senza l’adozione di adeguati processi di pastorizzazione.

In uno dei rifugi controllati sono stati scovati anche 5 chili di tartufo nero senza alcuna tracciabilità e in un’altra struttura 6 chili di funghi porcini essiccati dagli stessi gestori, senza documenti che ne attestavano la commestibilità da parte dell’Ausl.

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Il Fatto Quotidiano

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