"Carlos Alcaraz vuole alzare il trofeo?": il ruggito di Jannik Sinner, come liquida lo spagnolo

  • Postato il 14 gennaio 2025
  • Di Libero Quotidiano
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"Carlos Alcaraz vuole alzare il trofeo?": il ruggito di Jannik Sinner, come liquida lo spagnolo

Jannik Sinner punta già Carlos Alacaraz per la vittoria finale degli Australian Open. Il numero uno al mondo ha iniziato questa edizione degli Australian Open nel migliore dei modi. L'esordio contro Jarry è stata una mera formalità: il cileno è stato archiviato in soli tre set. "Lui ha giocato molto bene, ha un grande potenziale. Sono stato forte mentalmente: certe partite complicate le vinci — o le perdi — per pochi punti fondamentali", ha spiegato nel post partita. Ora l'azzurro è concentrato sul prossimo appuntamento, che lo vedrà gareggiare contro Tristan Schoolkate. "Ho cominciato a studiarlo, non ho mai giocato con lui", ha confessato l'azzurro.

Il numero uno al mondo, sentito da Repubblica, ha risposto a una provocazione di Carlo Alcaraz. Lo spagnolo si è detto convinto di alzare il trofeo a fine torneo. Ma Sinner non ne è così convinto. "Sono in tanti ad avere lo stesso progetto. Ma due settimane sono lunghe…", ha replicato l'azzurro. Una serenità ritrovata, forse anche perché il suo acerrimo nemico Nick Kyrgios è uscito anzitempo dagli Australian Open. Deriso e umiliato, dopo che nelle settimane precedenti aveva cercato in tutti i modi di scatenare il pubblico di Melbourne contro il numero uno al mondo.

 

Ma nella testa di Sinner c'è anche il fardello doping. Il Tas di Losanna si pronuncerà solo tra il 16 e il 17 aprile. Una sentenza che potrebbe compromettere la carriera di Jannik Sinner. "Per me, non è sicuramente un momento facile - ha spiegato l'altoatesino -. Però sono molto ottimista, non credo potrà accadermi nulla perché mi hanno sempre detto che non era colpa mia, e che non c'era volontarietà. Quello che avevo nel mio corpo era in una quantità così bassa — un miliardesimo di grammo di contaminazione — che non saprei cosa altro aggiungere. Vediamo come andrà a finire questa storia, ma per me non cambia nulla: so quello che è successo, sono innocente. Aspettiamo la metà di aprile: non è lontana - ha concluso -, ma c'è tempo".

 

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Libero Quotidiano

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