Carinzia in settembre: Villach e i suoi laghi, vacanze controcorrente

  • Postato il 14 settembre 2025
  • Di Panorama
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Chi sceglie settembre per le vacanze non è solo un viaggiatore paziente: è qualcuno che cerca una dimensione diversa, lontano dalle folle estive, dai prezzi gonfiati, dal caldo asfissiante. Ma c’è chi fa un passo ulteriore, optando per mete che sfuggono ai radar del turismo di massa. La Carinzia è una di queste e incarna perfettamente la filosofia di viaggiatore attento che non punta necessariamente all’esotico e all’avventura estrema. Anzi, la regione austriaca al confine con Italia e Slovenia si distingue per innegabili plus: originale, accessibile, ricca di opportunità e piuttosto conveniente.

Carinzia in settembre: Villach e i suoi laghi, vacanze controcorrente

Eppure, a sorpresa, questa terra alpina è in grado di dispensare specchi d’acqua che potrebbero sembrare caraibici, almeno nei colori non di rado turchesi e verde smeraldo. Proprio l’acqua è una “signature” che da sola giustifica un viaggio da queste parti. Qui si contano addirittura 1.270 laghi, un patrimonio fluido e mellifluo che non genera assuefazione.   

Mentre le coste mediterranee si svuotano lentamente dei turisti all’arrembaggio, i laghi carinziani offrono un’esperienza completamente diversa: acque cristalline che raggiungono ancora i 24-26 gradi a settembre, circondati da montagne che iniziano a tingersi dei primi colori autunnali. Un paesaggio da cartolina che non fa per nulla rimpiangere le destinazioni marine più celebrate.

Villach, seconda città della Carinzia, si rivela il punto di partenza ideale per un’esplorazione di questa regione lacustre. Facilmente raggiungibile dall’Italia – appena 2 ore e mezza da Venezia, 4 ore da Bologna, 5 da Milano – la cittadina austriaca offre collegamenti ferroviari diretti dalle principali città italiane, rendendo il viaggio sostenibile e rilassante. Da Villach si irradiano i percorsi verso i tre gioielli acquatici della zona: il Lago di Faak, l’Ossiachersee e il più piccolo Lago di Afritz. Ognuno con la propria personalità, tutti accomunati da quella qualità dell’acqua che in Carinzia è sinonimo di eccellenza: così pura da essere potabile.

L’approccio “slow” qui regna sovrano e si percepisce chiaramente lungo le sponde del Lago di Faak, il più meridionale dell’Austria. I sentieri ciclopedonali che circondano il lago invitano a rallentare il ritmo, mentre la piccola isola al centro attende di essere esplorata in canoa o SUP. Se l’energia non manca, merita una visita il parco naturale di Dobratsch che in vetta dispensa panorami che spaziano su tutta la vallata, un’esperienza che a settembre diventa ancora più suggestiva grazie alla luce meno abbacinante. 

Il filo blu continua potenzialmente con l’Ossiachersee, il lago più esteso della zona, che rappresenta il perfetto equilibrio tra relax e cultura. La pista ciclabile di 28,3 chilometri che abbraccia completamente il perimetro del lago diventa a settembre un percorso quasi meditativo. Il clima mite permette pedalate senza l’afa estiva, mentre i colori che iniziano a cambiare creano un caleidoscopio visivo in continua evoluzione. Lo Slow Trail Bleistätter Moor attraversa l’omonima riserva naturale, un ecosistema ricco di biodiversità che a settembre ospita numerose specie migratorie.

Un weekend lungo in questa parte di Carinzia può trasformarsi in un’esperienza rigenerante: il consiglio è di non perdersi il sorgere del sole in vetta. Strutture come la Gipf’lhaus sul Dobratsch, l’Alpinhotel Pacheiner sulla Gerlitzen o la Bertahütte sulla Ferlacher Spitze permettono di assistere allo spettacolo del sole che sorge tra i colori che iniziano a virare sulle palette autunnali, senza dover rinunciare al sonno. Uno sforzo senza grandi sacrifici visto che l’alba arriva intorno alle 7:00. Ma se è l’ozio che preferite, magari accompagnato dalle coccole di una SPA di qualità, potete prevedere un soggiorno all’Hotel Karnerhof che mette in moderna area benessere vista lago (in questo caso chiedere una “insalata” speciale al proprietario Hans Melcher).   

Qui il fuori stagione non significa fuori dal mondo: significa vivere la natura senza code, poter fare sport con spazio e silenzio intorno, passeggiare nei centri storici senza folla, trovare posti liberi nei ristoranti sul lago e magari spendere un po’ meno. Significa anche scegliere un’Europa vicina ideale per un momento di relax, familiare e accogliente, dove, tra l’altro, quasi tutti parlano perfettamente italiano. 

Autore
Panorama

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