Carcere di Rossano, trovati 5 cellulari nella cella di un detenuto
- Postato il 18 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Carcere di Rossano, trovati 5 cellulari nella cella di un detenuto
La polizia penitenziaria ha sequestrato cinque cellulari a un detenuto nel carcere di Rossano. Il Sappe chiede più prevenzione contro l’illecita introduzione dei dispositivi.
ROSSANO (COSENZA) – Sono in totale cinque i telefoni cellulari trovati e sequestrati ad un detenuto. I cellulari erano custoditi nella cella dell’uomo. La notizia è stata resa nota da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (Sappe), e da Francesco Ciccone, segretario regionale della stessa organizzazione sindacale.
Secondo i rappresentanti del Sappe, il numero elevato di dispositivi trovati nella cella del carcere di Rossano potrebbe far ipotizzare che i telefoni potessero essere destinati alla cessione, anche a pagamento, ad altri carcerati di Rossano. «È importante comprendere queste dinamiche, ma è altrettanto importante l’opera di prevenzione che svolge la polizia penitenziaria con pochi mezzi e risorse», hanno sottolineato Durante e Ciccone.
DOPO IL RITROVAMENTI DI CELLULARI NEL CARCERE DI ROSSANO IL SAPPE CHIEDE LO SCHERMO DELLE CARCERI
Il Sappe ha poi ribadito la necessità di misure più incisive per contrastare l’introduzione illecita di telefoni cellulari nelle carceri. «Per una più efficace prevenzione – hanno proseguito – sarebbe opportuno schermare gli istituti, in modo da rendere inefficace l’uso dei telefoni. Solo così si potrebbe fermare definitivamente l’ingresso illegale dei telefoni cellulari in carcere; cosa che, peraltro, costituisce reato».
Il sindacato ha inoltre evidenziato come l’introduzione nel codice penale, avvenuta nel 2020 con l’articolo 391 ter, del reato specifico per l’ingresso illecito di telefoni in carcere, non abbia sortito l’effetto deterrente sperato.
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