Capodanno con aurore e tempeste solari?

  • Postato il 31 dicembre 2024
  • Di Focus.it
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Prepariamoci (forse) a uno spettacolo celeste mozzafiato! Una potente ondata di attività solare, concentrata tra il 29 e il 30 dicembre, ha proiettato verso la Terra due espulsioni di massa coronale (CME), veri e propri "soffi" di plasma solare. L'impatto di queste CME, previsto tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, potrebbe scatenare tempeste geomagnetiche di intensità da moderata (G2) a forte (G3), con aurore visibili a latitudini più basse del solito. Di che si tratta? Per comprendere meglio questi fenomeni, occorre ricordare cosa sono. Una "espulsione di massa coronale" (CME) è una violenta eruzione di plasma – gas ionizzato, ossia gas in cui atomi e molecole hanno perso uno o più elettroni – accompagnato da un campo magnetico e proveniente dalla corona solare, lo strato più esterno dell'atmosfera del Sole. Queste espulsioni viaggiano nello spazio a velocità elevatissime, raggiungendo la Terra in uno o più giorni. Una "tempesta geomagnetica", invece, si verifica quando una CME colpisce il campo magnetico terrestre (magnetosfera), perturbandone l'equilibrio e generando effetti visibili e misurabili. Le conseguenze. Queste tempeste possono influenzare le comunicazioni radio, i sistemi di navigazione satellitare (GPS), le reti elettriche e, soprattutto, dare origine alle aurore polari. Le tempeste geomagnetiche sono classificate su una scala che va da G1 (minore) a G5 (estrema), in base alla loro intensità e agli effetti potenziali. Una tempesta di classe G2 indica fluttuazioni di tensione nelle reti elettriche ad alta latitudine e aurore visibili a latitudini più basse del solito. Una tempesta di classe G3, invece, comporta un rischio maggiore di problemi ai sistemi elettrici e la possibilità di aurore visibili anche a latitudini medie. Lo spettacolo delle aurore Se la tempesta geomagnetica raggiungesse l'intensità G3, l'aurora boreale potrebbe estendersi fino a latitudini medie in Nord America, Europa e persino in Italia, come già accaduto lo scorso maggio. Uno spettacolo naturale che potrebbe rivaleggiare con i fuochi d'artificio di Capodanno.. L'attività solare in dettaglio Il Sole attraversa un periodo di intensa attività, caratterizzato da frequenti brillamenti solari – improvvise e potenti emissioni di energia elettromagnetica (raggi X e ultravioletti) – associate a regioni di intensa attività magnetica (macchie solari). I brillamenti si classificano in base alla loro intensità in classi A, B, C, M e X, dove la classe X rappresenta i più potenti. Nelle ultime 48 ore, il Sole ha prodotto (vedi grafico sopra): Un brillamento di classe X (il più potente); Un doppio brillamento di classe X (evento ancora più raro e significativo); Più di una dozzina di brillamenti di classe M (media intensità). Questi impulsi hanno ionizzato gli strati superiori dell'atmosfera terrestre (ionosfera), causando blackout radio a onde corte su scala globale, con notevoli interruzioni delle comunicazioni sotto i 20 MHz.. Previsioni La situazione è monitorata costantemente. Attualmente, sul disco solare sono visibili cinque macchie solari con campi magnetici a polarità mista, una configurazione che aumenta la probabilità di ulteriori brillamenti di classe M e X. Secondo i meteorologi della NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), c'è una probabilità del 30% di nuovi brillamenti di classe X entro il 31 dicembre.
Autore
Focus.it

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