Capodanno, alberghi verso il pienone a Genova e in Riviera: “Il turismo è sempre meno stagionale”
- Postato il 22 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Quest’anno prevale l’ottimismo: Genova e le sue Riviere verso il tutto esaurito per Capodanno, con numeri soddisfacenti per tutte le festività e un mercato invernale che inizia a consolidarsi anche in località tradizionalmente legate al turismo della “bella stagione”. Le prime stime degli albergatori lasciano intravedere segnali positivi, soprattutto grazie all’apporto sempre più decisivo della componente straniera nel panorama della Liguria.
Nel capoluogo, dove è comunque più facile richiamare visitatori nel periodo invernale, i titolari sono di buon umore: “La variabile climatica è importante, ma se tutto dovesse funzionare abbiamo tanta richiesta – spiega Carlo Tixe, da pochi giorni presidente di Federalberghi Genova -. La neve in montagna non ha mai influito più di tanto, di solito sono due target diversi. Siamo ottimisti, ci sono ottimi segnali. Le prenotazioni ci sono, alcuni alberghi sono già completi. Abbiamo il grosso vantaggio di essere vicini al mercato, nonostante i problemi stradali”.
Italiani sì, ma anche tanti stranieri: “Soprattutto i francesi, che stanno a due passi e vengono a farsi una bella gita in Italia e in riviera. Anche gli svizzeri, che però sono onnipresenti. Quello che è più importante è il trend del turismo che è in crescita a livello nazionale”.
E sull’attrattività della città non sono solo i grandi eventi a incidere: “Genova è una città estremamente affascinante, è una meta importante e piacevole, poi tutti cercano qualcosa con cui riempire il tempo”. Ciò che si può migliorare, secondo Tixe, è ancora la promozione del territorio: “Dobbiamo essere un po’ come i francesi, che da un mese bersagliano di pubblicità su Cannes e Nizza, non c’è una destinazione ligure che faccia lo stesso”.
Anche in riviera, e in particolare nel Tigullio, il bicchiere appare mezzo pieno, tenendo conto che i periodi affollati di solito sono altri: “Ci sono molti alberghi chiusi – premette Aldo Werdin, presidente di Federalberghi Liguria con un punto di osservazione su Rapallo e dintorni – ma in quelli rimasti aperti sta andando meglio dell’anno scorso. C’è più richiesta, lo stiamo vedendo, e sicuramente a Capodanno ci sarà il pienone. Le prenotazioni sono iniziate già a novembre. Quest’anno non era partito così bene, siamo stati penalizzati dal meteo a giugno-luglio, ma potrei dire che stiamo recuperando proprio nei mesi di bassa stagione”.
Insomma, l’effetto destagionalizzazione inizia a farsi sentire. E il merito è soprattutto degli stranieri: “Questo è un dato positivo, vuol dire che la Liguria ha un richiamo internazionale – prosegue Werdin -. L’aumento di clientela proviene dagli Stati più settentrionali come Finlandia, Norvegia e Svezia, probabilmente grazie alle promozioni fatte all’estero. Chi può cerca un clima mite e per trovarlo ha capito che non deve andare per forza negli Emirati Arabi o sul Mar Rosso. E poi gli stranieri preferiscono camminare, anche gli americani: cercano bei panorami, borghi, enogastronomia”.
E gli italiani? “Risentono della crisi. Lo vediamo anche nel segmento congressuale: prima tirava, ora molto meno perché le aziende non hanno più prodotti nuovi da presentare. Tra l’anno scorso e quest’anno ha pesato il momento di incertezza, mentre il mercato straniero continua a crescere. Ed è un segnale veramente positivo per il futuro: vuol dire che la Liguria si attesta su un mercato sempre più annuale. Deve servire da stimolo alle strutture alberghiere, ai ristoranti e al commercio per fare uno sforzo a tenere aperto il più possibile“.