Capitale della Cultura, spesi oltre 160mila euro: dai 70mila ai consulenti ai 1200 per la festa “comunque vada”, ecco tutti i costi
- Postato il 16 marzo 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Savona. Sono oltre 160mila i soldi spesi dal Comune di Savona per la candidatura a Capitale della Cultura 2027. Se non ci siamo dimenticati nulla, questo è il conteggio delle spese sostenute per il progetto, fortemente voluto dall’amministrazione comunale. Dopo l’annuncio del vincitore del titolo (Pordenone) tanti si chiedono quanto denaro pubblico sia stato investito: qui proviamo a dare una risposta.
Nell’elenco spiccano i compensi dei due consulenti, Paolo Verri e Roberta Milano che hanno percepito rispettivamente 43mila (14mila per il coordinamento scientifico del progetto e 29280 per la redazione del dossier) e 26mila euro (prima 6mila euro poi 20mila euro, entrambi i compensi per l’attività di marketing e comunicazione): “Si ritiene opportuno avvalersi di professionalità qualificate e specialistiche in grado di guidare in modo efficace la struttura comunale nel perseguimento di tale obiettivo – è spiegato nella prima determina di dicembre 2023 -, individuando in particolare nel Prof. Paolo Verri, responsabile di Matera capitale europea della Cultura 2019 e coordinatore di successivi progetti di successo di città capitali italiane della cultura quale coordinatore scientifico del progetto e avvalersi anche di un esperto di marketing e comunicazione digitale, individuato nella dott.ssa Roberta Milano, già consulente Enit”. E ancora, nella determina successiva di settembre 2024: “E’ considerato necessario avvalersi delle professionalità qualificate e specialistiche che hanno già avviato con successo la prima fase del progetto. Questi professionisti sono in grado di guidare efficacemente la struttura comunale verso il raggiungimento dell’obiettivo finale“.
Cifre consistenti anche per il materiale digitale. Il primo video è costato 12.200 euro: “Al fine di supportare la candidatura – si legge nella determina – si rende necessaria la produzione di un film promozionale della durata di 2 minuti, che rappresenti Savona in modo creativo ed emotivamente coinvolgente da inoltrare a Ministero prima dell’audizione, per la campagna web”.
L’applicazione di realtà virtuale è costata oltre 34mila euro: “Per ottimizzare l’efficacia e l’attrattiva della presentazione – è stato spiegato nel documento – si è ritenuto indispensabile dotarsi di un’applicazione VR che permetta di offrire un’esperienza innovativa e immersiva, enfatizzando gli elementi distintivi del dossier. Tale soluzione tecnologica è in grado di garantire un impatto emozionale significativo, coinvolgendo i membri della giuria attraverso visori sincronizzati per una visione immersiva del video di candidatura”.
Una cifra consistente è stata destinata anche alla grafica: 18.300 euro per la creazione del brand “Savona candidata Capitale della Cultura 2027” e la realizzazione dei materiali grafici di supporto (cartelle per conferenza stampa, roll up, striscioni, banner ed altre installazioni).
Il Comune ha deciso di esternalizzare il servizio di comunicazione che ha quindi pagato 17mila euro: “E’ stato ritenuto necessario affidare il servizio di ufficio stampa ad un’agenzia con esperienza nel settore che vanti numerosi contatti diretti con giornalisti di testate di fama nazionale ed internazionale”.
Per la presentazione del dossier al Chiabrera sono serviti 2.200 euro per il service audio-video-luci. Altri 4.400 euro per la progettazione grafica e l’impaginazione del dossier.
Tra le varie spese ci sono anche 2.680 euro per la realizzazione di un sondaggio sulla consapevolezza dei cittadini circa la candidatura di Savona a Capitale Italiana della Cultura 2027. Nella determina viene spiegato che il sondaggio è servito “al fine di misurare i risultati del percorso di partecipazione della cittadinanza alla Candidatura, iniziato con i primi incontri e le prime comunicazioni nel dicembre 2023 e portato avanti per tutto l’anno 2024 con numerosi incontri pubblici tematici, l’ufficio di candidatura ha proposto di far svolgere un sondaggio per avere riscontro circa il livello di informazione sul percorso di Candidatura da parte della cittadinanza”.
Pochi spiccioli, invece, la stampa di 25 copie del dossier e i manifesti pubblicitari: insieme poco più di 600 euro. E altri 700 euro per l’acquisto della licenza del software Canva, uno strumento per la progettazione grafica, (per 5 utenti per la durata di due anni), 1.300 euro per un rinfresco al Mercato Civico in occasione di un incontro mirato con i rappresentanti delle principali associazioni culturali della città.
E, infine, la festa “comunque vada” a conclusione del percorso – criticata in queste ore da alcuni savonesi sui social e definita “non festa” dall’ex sindaco Ilaria Caprioglio – è costata oltre 1200 euro per il servizio luci, i diritti Siae, il microfono, le casse, lo schermo per la trasmissione delle indagini e il proiettore.