Caos treni, il Mit dà la colpa ai governi passati: “Linee vecchie e mancati investimenti. Salvini sta risolvendo nonostante i sindacati di sinistra”

  • Postato il 11 gennaio 2025
  • Cronaca
  • Di Il Fatto Quotidiano
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La responsabilità dell’ennesima giornata di passione sulla rete ferroviaria nazionale non è di Matteo Salvini, ma della rete infrastrutturale ormai obsoleta. In Italia, ha spiegato il ministero dei Trasporti, ci sono “linee iper-utilizzate (9mila treni al giorno solo su rete Rfi) e che spesso hanno accusato e accusano problemi di vecchiaia. Non a caso Fs ha ufficializzato un piano da 100 miliardi (molti per manutenzione) e sono attivi più di 1.200 cantieri, con interventi attesi da decenni come quello di Firenze dal valore di 2,7 miliardi. Il primo progetto risale addirittura agli anni Novanta. Solo ora c’è la piena determinazione a superare un imbuto che rischia di ingolfare la circolazione: il problema non è mai stato preso di petto, nemmeno quando un premier fiorentino raccolse le deleghe del Mit”, afferma il ministero riferendosi probabilmente a Matteo Renzi.

La colpa della lunga serie di disagi che negli ultimi due anni hanno costellato la permanenza di Salvini al Mit non è del ministro, che in queste ore è sottoposto al fuoco di fila delle opposizioni, ma dei passati governi: “Decenni di disinteresse, mancati investimenti, NO ideologici: così, oggi, ci ritroviamo in un’Italia con una grave carenza di infrastrutture che spiega i fatti delle ultime ore – spiegano fonti del dicastero -. Da due anni a questa parte, con Matteo Salvini al Mit, sono stati moltiplicati gli sforzi per invertire la tendenza, soprattutto sulla rete ferroviaria, nonostante burocrazia e scioperi a raffica proclamati dai sindacati di sinistra“. E nonostante tutto con il segretario della Lega al comando, sottolinea il dicastero, le cose vanno meglio: “Rispetto al 2023, l’anno appena trascorso ha fatto segnare un incremento di treni in circolazione e passeggeri (+2%): parliamo di ben mezzo miliardo di cittadini a bordo di Frecce, Intercity e Regionali”.

“Il ministro Salvini è pienamente consapevole delle difficoltà, perché i cantieri non si possono concludere in un pugno di giorni, e prende atto di consigli e critiche. Anche di coloro che non solo non hanno mai risolto i problemi, ma non li hanno mai nemmeno voluti affrontare”, prosegue il Mit. “Il Ministro Salvini è fermamente intenzionato a migliorare la circolazione ferroviaria, rendendo l’Italia più moderna e connessa: nel 2025 i nuovi treni in circolazione saranno 875. E nei prossimi mesi sono attesi altri 46 convogli Frecciarossa freschi di fabbrica. E ancora: verranno fatte le Olimpiadi Milano-Cortina a cui molti non credevano. Verrà riformato il sistema autostradale. Sarà realtà il collegamento tra Calabria e Sicilia. D’altronde, a sinistra non credevano neppure nel Mose o nella ricostruzione record del Ponte Morandi, crollato per mancata manutenzione di cui la sinistra, compresi i suoi premier e i suoi ministri, non si era accorta”.

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Il Fatto Quotidiano

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