Caos rifiuti a Genova, sindacati in pressing: “Piano industriale e nuovo management”
- Postato il 9 ottobre 2025
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- Di Genova24
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Genova. Sindacati in pressing su Amiu e sul Comune di Genova alla luce delle problematiche legate al ritiro a singhiozzo dei rifiuti in città, una contingenza che ha riportato l’attenzione dell’opinione pubblica e della politica sul tema della chiusura del ciclo, sull’ipotesi di un termovalorizzatore in Liguria o addirittura a Genova.
E che, a livello sindacale, ha riacceso il dibattito sulla governance dell’azienda partecipata. Le nomine sono in scadenza nel 2026.
Sia Fp Cgil sia Uiltrasporti, sindacati di categoria, sono intervenuti nelle ultime ore. Anche in coda ad alcune prese di posizione politiche. Avs e M5s, ad esempio, hanno già ribadito il loro no a un inceneritore.
Fp Cgil: “Subito un piano industriale e un incontro con il Comune”
In una nota, Gianluca Marchiani, segretario della Funzione Pubblica della Cgil, sostiene: “Finalmente la gestione dei rifiuti torna prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica, come da tempo denunciato da questa organizzazione sindacale un intervento che sia strutturale non è più rinviabile: sono troppi i punti di fragilità dell’attuale sistema, le cui conseguenze ricadono su cittadini e lavoratori”.
Per il sindacato non è più rinviabile “definire scelte supportate dagli adeguati investimenti riguardo impianti per lo smaltimento” e serve una “logistica funzionale all’erogazione del servizio, a partire da aree per il trasferimento e lo stoccaggio nonché per rimesse e unità territoriali”. “In questo quadro – prosegue la nota – è urgente e non più rinviabile la definizione del piano industriale e l’individuazione da parte del Comune del management che dovrà applicarlo”.
La Fp Cgil chiede al Comune di Genova “di dare seguito a quanto concordato durante l’incontro dell’11 luglio scorso aprendo un confronto serio e concreto teso a definire un protocollo d’intesa che salvaguardi il futuro di Amiu”.
Uiltrasporti Liguria: “Anni di scelte sbagliate sulle spalle dei lavoratori”
“Ogni volta che la città finisce nell’emergenza rifiuti si annunciano soluzioni straordinarie, bandi, impianti e piani di rilancio, la verità è che per Amiu siamo di fronte all’ennesimo risultato di anni di non scelte politiche e di incapacità gestionale” dichiara Stefano Scarpato, segretario regionale Uiltrasporti Liguria.
“Il nostro sindacato ha sempre dato fiducia a tutte le giunte comunali, indipendentemente dal colore politico, ogni volta che si prometteva la costruzione di nuovi impianti per la chiusura del ciclo dei rifiuti – prosegue la nota – peccato che quegli impianti non siano mai stati realizzati”. E mentre la politica rinviava le decisioni, il management aziendale ha dimostrato una totale incapacità di programmazione e di gestione, aggravando le difficoltà del servizio e lasciando Amiu in balia delle emergenze”.
“È arrivato il momento di scegliere dirigenti competenti e assennati, in grado di guidare un’azienda pubblica complessa come Amiu con visione e responsabilità, e non con improvvisazione. Per troppi anni è stato nominato chi non aveva le capacità né la conoscenza del settore: una pratica che ha prodotto solo inefficienza e disservizi e che, oggi, la nuova amministrazione deve avere il coraggio di interrompere – prosegue Scarpato – Nel frattempo chi paga il prezzo di scelte sbagliate sono i lavoratori, costretti a operare in condizioni peggiori di cinquant’anni fa. Allora non c’erano i cosiddetti bidoni intelligenti, ma forse si lavorava meglio: c’erano più mezzi, più personale e meno confusione”.
Oggi invece si scaricano sulle spalle di chi lavora le inefficienze di un sistema mai completato. “Ci auguriamo che la nuova sindaca voglia davvero segnare un cambio di passo, ponendo fine alla stagione delle nomine sbagliate e delle scelte rimandate – conclude – solo con una guida competente Amiu potrà tornare a essere un’azienda pubblica efficiente, al servizio dei cittadini e dei lavoratori”