Canile Monte Contessa, lavori di ampliamento fermi al palo: “Indispensabile investire sulle adozioni”
- Postato il 31 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Quasi 150 cani (149, per la precisione) e 62 gatti: il canile comunale di Monte Contessa, in questa estate torrida, sta gestendo un numero enorme di animali, e ancora aspetta che partano i lavori per il promesso ampliamento.
“Questo è un periodo in cui la gente va in ferie e diventa un problema trovare volontari – conferma Barbara Sgroia dell’associazione UNA – Ci sono stati soprattutto ingressi di gatti. L’ultimo è stato un gattino piccolo sottoposto a intervento ortopedico dopo essere volato da una finestra. Quando succedono queste cose, non avendo il chip, anche se c’è un proprietario sapendo che deve pagare non si fa vivo. È questo il motivo per cui siamo più rigidi quando ci chiedono di adottare gatti”.
Aumentano sequestri e soccorsi di animali senza chip
Da qui la richiesta al Comune di investire in campagne si sensibilizzazione e corsi di formazione e informazione sul canile: “Non tutti sanno che a Genova c’è – spiega Gilda Guardascione, presidente dell’associazione UNA – È molto importante che si sensibilizzino i cittadini a visitarlo, e che si forniscano a tutti gli strumenti necessaria per un’adozione consapevole”.
In mancanza di adozioni, il canile cerca di gestire l’alto numero di animali ospitati: “Abbiamo tanti sequestri ed è problema grosso: spesso si tratta di più cani chiusi in appartamento che vengono portati al canile, e la questione burocratica allunga tantissimo i tempi. In più molti non sono sterilizzati, vengono utilizzati per fare cucciolate, e non si può sterilizzarli perché non sono di proprietà del canile. Il che costringe a ripensare ai box quando le femmine vanno in calore”.
Il progetto di ampliamento del canile di Monte Contessa
A maggio era stato approvato lo studio di fattibilità per ampliare e riqualificare il canile e dotarlo per la prima volta di un vero gattile, adatto a ospitare i felini in attesa di adozione e non solo quelli bisognosi di cure veterinarie. La delibera era stata approvata dall’allora giunta Piciocchi e illustrata dall’assessora agli animali Paola Bordilli.
Il progetto, ancora in fase preliminare, include anche una nuova area di sgambatura per cani da 1.500 metri quadrati, più illuminazione, rinnovo degli impianti fotovoltaici, ripristino dei pannelli solari per la produzione di acqua calda, ampliamento del canile veterinario con 7 nuovi box e spostamento della recinzione. Per ora non c’è una definizione esatta dei costi, ma la stima è di circa 400mila euro, secondo quanto riferito dall’assessora.
Il problema è che a oggi, a parte alcuni investimenti per installare un condizionatore nelle sale operatorie e apportare altre migliorie, non è ancora partito alcun lavoro: “I tecnici comunali sono venuti a fare dei sopralluoghi – conferma Guarsascione – ma nulla di più. E per noi l’ampliamento è davvero urgente, perché i cani sono tanti e molti sono costretti a dividere il box”.