Cancro ai polmoni: arriva una nuova strategia che dà nuova speranza ai malati

  • Postato il 23 giugno 2025
  • Salute
  • Di Blitz
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Speranza per i malati di cancro ai polmoni: è in arrivo una nuova cura che promette grandi risultati. Ecco tutti i dettagli.

Un importante progresso nella lotta contro il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) in stadio III avanzato è stato recentemente raggiunto grazie a una ricerca internazionale coordinata dall’IFO-Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) di Roma, in collaborazione con il Dana-Farber Cancer Institute di Boston e il Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York. Lo studio, pubblicato su JAMA Oncology, propone un innovativo approccio terapeutico che rende operabili pazienti precedentemente considerati inoperabili, offrendo nuove prospettive di cura.

La nuova frontiera della terapia per il tumore al polmone avanzato

L’innovazione terapeutica nasce dall’utilizzo combinato di chemio-immunoterapia neoadiuvante, somministrata prima dell’intervento chirurgico. Tradizionalmente, per il tumore al polmone in stadio III localmente avanzato e non operabile, lo standard includeva la chemioterapia associata alla radioterapia, con risultati spesso insoddisfacenti. Lo studio ha dimostrato che la combinazione di chemioterapia e immunoterapia, in particolare con farmaci in grado di bloccare le proteine PD-1 e PD-L1 che consentono al tumore di “sfuggire” al sistema immunitario, migliora significativamente la risposta terapeutica.

Sono stati analizzati 112 pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio III borderline resecabile o non resecabile. Il 75% dei pazienti è stato sottoposto a chirurgia dopo il trattamento, con un tasso di risposta completa del 29% e una risposta significativa nel 42,2% dei casi. I risultati clinici indicano, inoltre, una sopravvivenza libera da malattia superiore a 52 mesi, un dato estremamente rilevante per questa categoria di pazienti.

speranze per i malati di cancro ai polmoni
Nuova terapia per i malati di cancro ai polmoni – blitzquotidiano.it

Federico Cappuzzo, direttore dell’Unità di Oncologia Medica 2 dell’IRE e coordinatore dello studio, sottolinea come la ricerca sia stata possibile grazie all’integrazione tra ricerca clinica e traslazionale e alla collaborazione tra centri di eccellenza in Italia e Stati Uniti. “Attraverso l’arruolamento e la caratterizzazione molecolare dei pazienti – spiega – abbiamo confermato che l’approccio combinato consente di operare con successo tre pazienti su quattro, con risposte complete in quasi un terzo dei casi”.

Anche Lorenza Landi, responsabile dell’Unità Sperimentazioni Cliniche di Fase 1 e Medicina di Precisione dell’IRE, evidenzia l’importanza di questa nuova strategia: “Utilizzando specifiche combinazioni di chemio e immunoterapia, siamo riusciti a ridurre la massa tumorale e a rendere operabili pazienti con tumori polmonari localmente avanzati, offrendo nuove speranze a chi fino a ieri non aveva alcuna opzione chirurgica”.

Il carcinoma polmonare in stadio III borderline resecabile o non resecabile rappresenta infatti una delle sfide più complesse in oncologia, a causa della limitata efficacia delle terapie tradizionali e dell’assenza di opzioni chirurgiche per molti pazienti.

Un modello di eccellenza italiana nella lotta ai tumori

L’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena si distingue da decenni per la sua leadership nella ricerca oncologica, con un approccio multidisciplinare che integra genomica, immunoterapia, intelligenza artificiale e medicina di precisione. Il contributo offerto da questo centro di eccellenza è cruciale non solo per l’arruolamento e la caratterizzazione clinica dei pazienti, ma anche per lo sviluppo di protocolli innovativi che possono essere rapidamente tradotti in pratica clinica.

Lo studio ha inoltre coinvolto importanti centri romani come la Chirurgia Toracica del Policlinico Universitario Sapienza – Sant’Andrea, la Divisione di Pneumologia Interventistica del Policlinico Gemelli e la Radioterapia Oncologica dell’Università Campus Bio-Medico, rafforzando il modello di rete multidisciplinare.

La pubblicazione su JAMA Oncology conferma il valore clinico e scientifico di questo approccio, aprendo la strada a possibili aggiornamenti nelle linee guida internazionali e a ulteriori ricerche per ottimizzare la gestione del tumore polmonare avanzato.

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Blitz

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