Campostano, battaglia di date e numeri per il supermercato: depositata richiesta di licenza ma Tursi tira dritto
- Postato il 5 agosto 2025
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- Di Genova24
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Genova. Resta ancora incerto il destino dell’area ex Campostano di Nervi sulla quale “incombe” un progetto di rigenerazione urbana che prevede, tra le altre cose, l’apertura di una nuova area di vendita di medie dimensioni: un supermercato. Mentre si attende il confronto sul progetto, depositato lo scorso aprile, il duello oggi si combatte sui numeri: date e metrature.
Sì perché mentre la giunta Salis, su impulso dell’assessora pentastellata Tiziana Beghin ha affinato una modifica al Piano del commercio che introduce una maggiori tutele per i centri storici della città – modifica che dopo il passaggio in commissione oggi sarà al voto del Consiglio comunale – lo scorso venerdì da parte di Sogegross (che gestisce la catena di gda Basko), oggi proprietaria dell’area, ha presentato ufficialmente la richiesta di licenza commerciale.
Sul tavolo del contendere, di fatto, il dimensionamento della eventuale area commerciale. Nel progetto la superficie di vendita prevista supera di poco i 1400 metri quadrati, vale a dire all’interno del limite dei 1500 previsti dalla precedente versione del piano del commercio, che di fatto aveva escluso la zona di Campostano dalla fascia del “centro storico commerciale” inserendola nella più generica fascia di rispetto che consentiva appunto queste metrature.

Da qui la battaglia futuribile sulle date. La modifica del piano del commercio, infatti, prevede un allargamento della fascia di tutela dei centri storici genovesi fino a mille metri di distanza, con un nuovo limite (il massimo previsto dalla normativa) di 1000 mq per le nuove superficie di vendita. Ma la sua entrata in vigore chiaramente non sarebbe retroattiva.
Da qui la corsa per protocollare la richiesta, avvenuta lo scorso venerdì, come confermato ieri in commissione dall’assessore Francesca Coppola. Se come sarà, il nuovo assetto del piano del commercio passerà il voto del Consiglio comunale, quindi, potrebbe eventualmente aprirsi uno scontro sulle tempistiche: è valida o non è valida la richiesta di licenza per un’area di 1400 metri quadrati?
La giunta Salis tira dritto su Campostano
La mossa di Sogegross, però, sembra non spaventare la giunta, che si dice sicura di poter procedere senza rischi di stop e colpi di scena: “Campostano è una delle aree che sono considerate con attenzione da parte dell’amministrazione e non l’unica – ha commentato ieri Tiziana Beghin a Genova24 – potevamo tranquillamente non fare la delibera di giunta su tutto il piano del commercio per quest’area visto che rientra sotto un altro tipo di tutela, quella che riguarda i poli urbani. La conferenza dei servizi è incentrata proprio su questo”.
Conferenza dei servizi che di fatto oggi è “sospesa” per un mese al fine di consentire a tutte le parti in causa di poter studiare le carte e presentare eventuali osservazioni. “Il polo urbano, così come stabilisce la normativa del piano urbanistico, può prevedere la costituzione di una parte commerciale. E’ la legge che lo consente – aveva commentato l’assessore Coppola, rispondendo ad una interrogazione durante la scorsa seduta del Consiglio comuanle – Dire che il polo urbano non può ospitare esercizi commerciali è sbagliato. Servizio e uso pubblico devono essere al 70%, ma può prevedere anche la costituzione di un polo commerciale. Certo è che il progetto è stato presentato in fretta e furia agli uffici comunali che hanno dovuto quindi avviare le pratiche della conferenza dei servizi. Il progetto ha molte criticità, per questo motivo abbiamo attivato una sospensiva di 30 giorni per permettere la ricezione di pareri”.
I lavori della conferenza dei servizi, quindi, dovrebbero riprendere a inizio settembre, negli stessi giorni in cui il municipio Levante guidato da Federico Bogliolo ha organizzato una commissione sul tema, invitando cittadinanza e assessori, per affrontare lo studio del progetto. “Credo che in questa fase dobbiamo tutti riconoscere che lo scontro politico non è nell’interesse del territorio – aveva commento il presidente – Il progetto è stato depositato a fine aprile, avviando come prassi vuole un iter amministrativo che ora è nella fase giusta per poter essere discusso da ogni punto di vista“.
Scendono di nuovo in campo i residenti
In attesa della definizione del quadro normativo e istituzionale, i cittadini di Nervi sono tornati sulle barricate, preparando una nuova mobilitazione. Dopo le manifestazioni dei mesi scorsi, però, questa volta ad attivarsi sono penne e tastiere: sui gruppo social territoriali, infatti, è stata lanciata l’iniziativa per presentare, in massa, osservazioni sul progetto.
Gli attivisti e i residenti hanno preparato un modulo da compilare e inviare all’amministrazione comunale: “Occorre mandarne in gran quantità se vogliamo che lo scempio del centro storico nerviese non si realizzi – scrivono – sarebbe un danno paesaggistico senza precedenti e peserebbe gravemente sulla viabilità di tutto il quartiere, portando ulteriori flussi di traffico tra le case del borgo”.