Campania, si candida con la Lega la mamma di Giogiò: “Salvini mi ha detto che Napoli ha bisogno di me”
- Postato il 31 luglio 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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Si candiderà al consiglio regionale della Campania nelle liste della Lega Daniela Di Maggio, la mammà di Giovanbattista Cutolo, per tutti Giogiò, il musicista 24enne ammazzato la notte del 31 agosto 2023 da un minorenne in piazza Municipio a Napoli.
Giogiò fu ucciso senza motivo, per un motorino parcheggiato male nei pressi di un pub dove era andato a comprare un panino, l’accenno di una rissa, tre colpi esplosi “per il gusto di sparare”, come è emerso nel corso del processo. Il suo assassino è stato condannato a 20 anni, il massimo della pena per il rito abbreviato nella giustizia minorile. Al momento del delitto era libero grazie alla messa alla prova per un altro reato.
Da allora la signora Di Maggio è diventata una dei testimonial di chi chiede maggiore intransigenza e pene più severe per i minori. Ed infatti l’annuncio della candidatura arriva dalla voce di Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa di presentazione di una proposta di legge, intitolata alla memoria del giovane musicista, per equiparare i reati dei minori a quelli degli adulti. “E’ doveroso, oggi un sedicenne è molto più maturo di un tempo” e quindi è giusto che “si assuma oneri e onori, se sbagli paghi”. Alla conferenza al Senato erano presenti diversi parlamentari della Lega e la signora Di Maggio. “I napoletani che vogliono cambiare – ha detto Salvini – hanno in Daniela Di Maggio una testimonianza incredibile perché reagire alla morte di un figlio per mano di delinquenti non chiudendosi, odiando, arrabbiandosi ma aprendosi e facendo proposte culturali e politiche formando tanti giovani è qualcosa di bello”.
La signora Di Maggio ha affidato le prime parole sulla candidatura all’Adnk: “Matteo Salvini ha detto che Napoli e la Campania hanno bisogno di una persona come Daniela Di Maggio, che di fronte a un lutto così forte, invece di cadere in depressione, fa cose molto utili per la comunità intera – detto la mamma di Giogiò – dopo la morte di mio figlio, Salvini mi chiese come potesse aiutarmi, gli dissi di aiutarmi a cambiare la legge sui minori: se l’omicida di mio figlio, pluripregiudicato, non fosse stato a piede libero, non avrebbe ucciso Giogiò, così ha lavorato con il sottosegretario Ostellari sul reato di stesa, poi segnalando vicende scabrose come le famiglie che pubblicavano video degli omicida dal carcere, spingendo perché non c’era la figura del garante delle vittime. Così è nata la ‘legge Giogiò'”, aggiunge Di Maggio, alludendo alla legge per oscurare i profili social dei condannati per reati gravi, introdurre il reato di istigazione a delinquere in danno di minori o con metodo mafioso, punibile fino a tre anni di carcere, anche per opere artistiche – come la musica – che glorificano la criminalità e istituire, inoltre, un garante per le famiglie delle vittime di reati e della criminalità organizzata.
“Il mio obiettivo è portare avanti il tema della legalità in Campania, che è essenziale tra l’alto tasso di corruttibilità, di violenza minorile, di violenza di genere. E’ una battaglia imprescindibile, poi mi impegnerò per portare la bellezza nelle periferie: è la rivoluzione gentile di Giogiò, portare l’arte, la musica dove c’è l’orrore, nei quartieri disagiati, significa portare la luce. Noi abbiamo lasciato indietro il concetto di legalità e bellezza per troppi anni a Napoli“.
Il 6 febbraio 2024 Cutolo fu omaggiato dall’orchestra sinfonica durante la prima serata del Festival di Sanremo, alla presenza della madre. In quei giorni iniziarono a rimbalzare voci su una candidatura della signora Di Maggio alle elezioni europee per Fratelli d’Italia. Lei non smentì, anzi in alcune interviste sembrò disponibile. Poi non se ne fece più nulla.
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