Cammino Materano: sei direttrici per raggiungere l’impareggiabile Matera

  • Postato il 30 luglio 2025
  • Cammini
  • Di SiViaggia.it
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Nel cuore del Sud Italia, tra uliveti millenari, tratturi dimenticati e borghi intrisi di storia, si snoda un’esperienza di viaggio unica: il Cammino Materano. Non si tratta di un solo percorso, ma di sei vie che, come vene antiche, convergono verso un’unica destinazione sacra e simbolica: Matera, la “Città dei Sassi”.

Questo sistema di cammini attraversa Puglia, Basilicata, e in parte anche Molise e Campania, regalando a chi lo percorre la possibilità di esplorare a piedi un Mezzogiorno spesso sconosciuto, più intimo e autentico rispetto alle rinomate località costiere. Un cammino spirituale e culturale, ma anche un’esperienza concreta di turismo sostenibile, lento e consapevole, che valorizza territori spesso marginali e ne riscopre l’anima, aiutando anche a sostenere l’economia locale.

Matera, Capitale della Cultura e Patrimonio dell’Umanità 

Patrimonio dell’Umanità UNESCO e Capitale Europea della Cultura nel 2019, Matera non è solo un punto d’arrivo geografico, ma anche un luogo simbolico di rinascita, capace di ispirare il camminatore fin dall’inizio. I suoi celebri Sassi, abitati fin dal Paleolitico e modellati dall’uomo nella roccia calcarea, raccontano una storia millenaria fatta di fatica, fede e bellezza. Oggi, Matera è il cuore pulsante di questo progetto di cammini, una meta che fonde sacralità, storia e paesaggio, con un volto nuovo: quello delle nuove generazioni che vogliono rimanere nel loro territorio, aprendo attività di accoglienza turistica e micro-imprese, anziché spostarsi altrove in cerca di lavoro.

Raggiungerla a piedi ha un significato profondo: non si tratta solo di conquistare una meta, ma di prepararsi a comprenderla davvero.

Le sei vie che compongono il Cammino Materano 

Il Cammino Materano è in realtà un sistema di sei vie diverse per lunghezza, difficoltà e paesaggi, ma tutte accomunate da uno spirito comune: la lentezza, il contatto con le comunità locali e la scoperta delle aree interne. Le Vie mettono insieme strade secondarie romane, vie medievali, tratturi e sentieri, attraversando campi, gravine, boschi, colline e altopiani. Non tutte sono ancora completate, la maggior parte sono percorribili per ora solo per alcune sezioni.

Ecco una panoramica delle sei direttrici:

  • Via Peuceta (167 km – 7 tappe, facile) – da Bari a Matera, è il percorso più collaudato, completamente aperto e segnalato, immerso nell’Alta Murgia e punteggiato da borghi storici e paesaggi rurali.
  • Via Ellenica (170 km – 8 tappe, difficoltà media) – collega Alberobello a Matera, attraversando la Terra delle Gravine; esiste anche una variante da Brindisi.
  • Via Lucana (400 km – 23 giorni, difficoltà media) – da Paestum a Matera, in parte già percorribile (da Tricarico in poi), collega le montagne alla Murgia.
  • Via Sveva (200 km – 8 tappe, difficoltà media) – ancora in fase di strutturazione, unisce Trani a Matera seguendo le tracce di Federico II e dei suoi castelli.
  • Via Jonica (300 km – 10 giorni, difficoltà media) – da Leuca a Matera lungo la costa ionica pugliese; segnaletica per ora completata da Manduria a Taranto.
  • Via Dauna (400 km – 22 giorni, difficoltà media) – da Termoli a Matera, attraversa l’antica civiltà pastorale tra Molise e Puglia.

Tra queste, la Via Peuceta è quella attualmente più completa, nonché adatta ai camminatori di ogni livello, grazie alla semplice percorribilità, alla segnaletica ben curata e alla rete di accoglienza già attiva.

Matera

Le tappe principali della sezione primaria, la Via Peuceta 

Ed è proprio su questa via che ci concentreremo per descrivere le 7 tappe principali.

  • Tappa 1 – da Bari a Bitetto (20 km, D+ 150 m) – si parte dalla Basilica di San Nicola, uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti del Sud Italia. Il percorso esce lentamente dal tessuto urbano e conduce fino a Bitetto, borgo medievale dalla splendida cattedrale romanica.
  • Tappa 2 – da Bitetto a Cassano delle Murge (22 km, D+ 450 m) – si entra nel paesaggio rurale pugliese, fatto di uliveti e muretti a secco. La tappa attraversa la Foresta di Mercadante, un polmone verde sorprendente. Cassano offre un bel centro storico e accoglienza genuina.
  • Tappa 3 – da Cassano delle Murge a Santeramo in Colle (19 km, D+ 320 m) – un tratto tra campi coltivati e macchia mediterranea, con paesaggi aperti e ampi orizzonti. Santeramo è famosa per la sua tradizione gastronomica.
  • Tappa 4 – da Santeramo in Colle ad Altamura (21 km, D+ 250 m) – tappa pianeggiante ma ricca di fascino, che culmina ad Altamura, celebre per il suo pane DOP, la splendida cattedrale federiciana e il museo dell’Uomo di Altamura.
  • Tappa 5 – da Altamura a Gravina in Puglia (19 km, D+ 200 m) – una delle tappe più emozionanti dal punto di vista paesaggistico. Gravina, con i suoi ponti, canyon e chiese rupestri, è un gioiello da esplorare.
  • Tappa 6 – da Gravina in Puglia al Santuario di Picciano (18 km, D+ 300 m) – tappa spirituale e suggestiva, che culmina al Santuario della Madonna di Picciano, immerso nella quiete della collina materana.
  • Tappa 7 – da Picciano a Matera (17 km, D+ 250 m) – l’ultima tappa regala scorci indimenticabili. Arrivare a Matera a piedi, scorgendo i Sassi stagliarsi sulla linea dell’orizzonte, è un’emozione difficile da descrivere.

La stagione migliore per incamminarsi 

Il Cammino Materano attraversa una delle zone più assolate e calde d’Italia, per cui le stagioni ideali per affrontarlo sono primavera e autunno. In questi mesi, le temperature sono miti, i colori naturali intensi e la luce perfetta per camminare e fotografare.

L’estate, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, è sconsigliata: il caldo torrido, l’esposizione al sole e la scarsità di ombra e fonti d’acqua rendono l’esperienza molto faticosa, anche per i più esperti. In inverno è in genere percorribile, ma bisogna fare attenzione a piogge abbondanti o, in alta quota, persino alla neve.

Organizzazione del cammino e dell’equipaggiamento 

Il Cammino Materano è pensato per essere facilmente accessibile, ma richiede comunque una preparazione minima e una predisposizione a camminare a lungo. Anche se non presenta dislivelli estremi, infatti, alcune tappe sono di parecchi chilometri, quindi un buon allenamento è consigliato.

Credenziale del camminatore 

Come per altri cammini, anche qui è possibile richiedere la Credenziale, il “passaporto del pellegrino”. Serve per ottenere i timbri (i cosiddetti sigilla) ad ogni tappa e accedere a tariffe agevolate nelle strutture convenzionate. Si può richiedere tramite il sito ufficiale del Cammino e riceverla via posta con una donazione libera.

Segnaletica e orientamento 

La Via Peuceta è ben segnalata con frecce gialle e simboli specifici del cammino, ma è sempre consigliabile scaricare le tracce GPX per dispositivi GPS o app dedicate. Alcuni tratti sono molto isolati, quindi è bene non affidarsi solo alla segnaletica fisica. Le altre 5 direttrici che compongono il Cammino Materano nel suo insieme sono in fase di completamento.

Bari, basilica di San Nicola

Zaino ed equipaggiamento 

Uno zaino da 30-40 litri, scarponcini da trekking (possibilmente alti alla caviglia), calze tecniche (lana merinos consigliata), magliette traspiranti e una giacca antivento sono il minimo sindacale. Il sacco a pelo non è necessario, ma un sacco lenzuolo può essere utile se si dorme negli ostelli. Essenziale portare acqua e cibo a sufficienza per le tappe più isolate.

Pernottamento e ristori: scopri l’accoglienza materana 

Lungo la Via Peuceta è attiva una rete di ospitalità diffusa, fatta di hotel, B&B, agriturismi, ostelli e persino case private o strutture religiose. I borghi attraversati offrono ospitalità semplice ma genuina, con attenzione alle esigenze dei camminatori. È sempre consigliato prenotare in anticipo, soprattutto nei periodi di maggiore affluenza.

Per i ristori, il cammino è anche un viaggio nei sapori della Puglia e della Basilicata: pane di Altamura, orecchiette, caciocavallo, olio extravergine, vino primitivo… Ingredienti del territorio, ricette antiche e tanto gusto, per piatti ideali a rifocillarsi dopo una lunga giornata di cammino. Ogni tappa diventa così anche una pausa gastronomica davvero notevole nella sua semplicità!

Un cammino per conoscere e per conoscersi 

Il Cammino Materano non è solo un itinerario: è un percorso di consapevolezza, un modo per riconnettersi con il paesaggio e con se stessi, per scoprire storie minori ma importanti e comunità vive, sebbene isolate. È pensato in modo etico, con attenzione alla sostenibilità, alla destagionalizzazione del turismo e al coinvolgimento delle realtà locali. 

Non serve essere pellegrini devoti o trekker professionisti, basta avere voglia di camminare e lasciarsi sorprendere. Perché arrivare a Matera a piedi, dopo giorni di silenzio e natura, non è solo un traguardo: è una rinascita.

Autore
SiViaggia.it

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