Calenda si è fatto tatuare il simbolo dell’Ucraina: “Per la vita”. Dalla “A” allo squalo: gli altri disegni sul corpo
- Postato il 8 novembre 2025
- Politica
- Di Il Fatto Quotidiano
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L’ossessione di Carlo Calenda per i tatuaggi colpisce ancora. Questa volta sul polso del leader di Azione è comparso il tryzub, il tridente, il simbolo che campeggia nello stemma dell’Ucraina. E’ lo stesso ex ministro ad aver immortalato il tatuaggio con successiva comunicazione ai cittadini-elettori: “E mò ce lo siamo tatuati per la vita”, la sua dichiarazione ad integrare l’immagine pubblicata su X. La chiusa è l’hashtag #slavaukraini, Gloria all’Ucraina, saluto ufficiale delle forze armate ucraine, di diffusione controversa (ebbe un suo sponsor nelle fazioni collaborazioniste di Stepan Bandera), diventato sempre più noto dopo l’invasione del Paese da parte delle forze armate russe. Non è chiaro cosa significhi il disegno del tryzub, invece: tra le interpretazioni ci sono quelle di un falco stilizzato o di un’ancora a forme di croce.
Ora resta da capire in quale spazio rimasto sugli avambracci Calenda ha deciso di farsi disegnare il simbolo ucraino. Secondo le ripetute cronache degli ultimi anni, infatti, il leader centrista ha fatto più volte ricorso al tatuatore tanto che qualche maligno potrebbe commentare che fra un po’ potrebbe avere più tatuaggi che voti.
Nota la storia dello squalo. Ne parlò nel 2018 a Un giorno da pecora. È vero che ha un tatuaggio sul braccio?, gli chiesero. “Si, teoricamente sarebbe uno squalo, siccome ora sono ingrassato però ora pare un tonno…” (ma ora è di nuovo dimagrito quindi il tonno sarà tornato pescecane). “L’ho fatto da ubriaco il giorno prima di sposarmi” raccontò. E perché proprio uno squalo? “Ma che ne so, ero totalmente ubriaco…”. Sull’altro braccio invece c’è la A di Azione, come fu costretto a precisare dopo che si disse che era la A degli Avengers (è evidente che il dibattito su cos’era più popolare non è mai stato aperto). Sempre sperando che il partito non cambi mai nome (“Per la vita”), un po’ come quando c’è chi – fidanzato da qualche anno – si tatua l’iniziale della partner confidando che la storia continui a lungo. L’immagine, comunque, è “una freccia verso il futuro e il blu dell’Europa…”, come spiegò lo stesso Calenda in televisione.
Su un ulteriore tatuaggio resta l’alone del mistero: ce l’ha o non ce l’ha? Si tratta della scritta Spqr che Calenda decise di stamparsi su un avambraccio – di nuovo – a ridosso delle Comunali di Roma che lo vedevano in corsa come candidato sindaco: era il 2021. “Cuore oltre l’ostacolo. Adesso mia moglie Viola (la moglie, ndr) mi corca di botte” commentò. Repubblica gli chiese: ma è vero? Lui rispose in modo “sserio”: “È una decalcomania. O forse no”.
L’ultimo paragrafo è da dedicare a un tatuaggio mancato. Aveva promesso si farsi disegnare le stelline della bandiera dell’Unione Europea sul polso se Azione non avesse superato il 5 per cento. Azione effettivamente non ha superato il 5 per cento, ma del tatuaggio nessuna notizia. E’ al posto delle stelline che dev’essere finito il tridente ucraino.
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