Caldaie, pannelli solari e impianti: in scadenza detrazioni e incentivi
- Postato il 20 settembre 2025
- Di Panorama
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Ultima chiamata per incentivi fiscali e contributi per caldaie, pannelli solari, impianti di riscaldamento e raffreddamento. Stanno per scadere bonus e detrazioni fiscali per i lavori che rendono più efficienti le case. Fino al 31 dicembre si può usufruire della detrazione del 50% per installare pannelli solari, sistemi di accumulo e per ammodernare gli impianti di riscaldamento e raffreddamento domestici. Da gennaio 2026 la percentuale scenderà al 36%. Accanto alla detrazione fiscale, esistono anche i bandi regionali e il Conto Termico, che offrono contributi immediati e rimborsi diretti.
Bonus casa e incentivi fiscali in scadenza: cosa cambia dal 2026
La detrazione del 50% rientra nel cosiddetto Bonus ristrutturazioni e riguarda anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici fino a 20 kW e dei relativi sistemi di accumulo. Sono ammesse le spese accessorie, come certificazioni, collaudi e opere murarie, purché il pagamento avvenga tramite bonifico parlante. L’importo massimo detraibile è di 96mila euro per unità immobiliare, da ripartire in dieci anni tramite dichiarazione dei redditi. Non è richiesto alcun permesso comunale, tranne che per immobili vincolati o situati nei centri storici. Rientrano nella detrazione anche gli interventi di ammodernamento e ampliamento di impianti già esistenti e l’acquisto separato di batterie di accumulo. Per chi vuole sostituire la propria caldaia, la strada diventa più complessa: l’Ecobonus resta disponibile solo per sistemi ibridi, mentre dal 2026 la detrazione si ridurrà drasticamente, passando al 36% per le prime case e al 30% per le seconde abitazioni.
Conto Termico: come funziona il rimborso diretto fino al 65%
C’è poi il Conto Termico che non è una detrazione fiscale, ma è un incentivo diretto gestito dal GSE (Gestore dei Servizi Energetici), che prevede rimborsi fino al 65% della spesa per la sostituzione degli impianti tradizionali con soluzioni efficienti e a basse emissioni. Il contributo è per installare pompe di calore, sistemi ibridi, caldaie a biomassa, impianti solari termici e microcogeneratori a fonti rinnovabili. Nel caso dei privati, l’accesso è limitato alle case dotate di impianto di climatizzazione esistente. Il rimborso avviene in temi rapidi: entro 60 giorni per spese fino a 15mila euro, per importi maggiori viene dilazionato fino a 5 anni.
Bandi e bonus regionali per fotovoltaico e caldaie: le opportunità per i cittadini
Oltre agli incentivi nazionali, ci sono fondi messi a disposizione da diverse Regioni. In alcuni casi si tratta di contributi più convenienti della detrazione fiscale, perché liquidati subito e non spalmati in dieci anni. Il Friuli-Venezia Giulia ha destinato 70 milioni di euro per sostenere l’installazione di fotovoltaico e accumulo sulla prima casa e si può fare richiesta fino al 31 dicembre 2025. In Basilicata sono disponibili 39 milioni di euro, con contributi fino a 10mila euro per fotovoltaico con accumulo e pompe di calore. La Toscana ha invece avviato il bando “Casa a zero emissioni” nella Piana Lucchese, con 6 milioni di euro riservati a pompe di calore abbinate a impianti solari. Per quanto riguarda la sostituzione delle caldaie, la Lombardia ha attivato un contributo fino all’80% per sistemi a biomassa e a combustibili alternativi, in scadenza il 15 dicembre 2025. Altri territori, come l’Emilia-Romagna e l’Umbria, hanno già esaurito i fondi o posticipato l’avvio di nuove misure al 2026.