Calabria o Bruxelles? I dubbi di Tridico che diceva: "Qui nessuno ha voglia di restare"
- Postato il 6 ottobre 2025
- Di Il Foglio
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Calabria o Bruxelles? I dubbi di Tridico che diceva: "Qui nessuno ha voglia di restare"
"Continueremo a lavorare per la Calabria", ma la domanda che tutti si fanno è "da dove continuerà a lavorare?". Dal suo quartier generale, a Rende, in provincia di Cosenza, Pasquale Tridico ha ammesso la propria sconfitta dopo che i risultati delle elezioni regionali in Calabria hanno riconosciuto la vittoria netta del candidato del centrodestra e governatore uscente Roberto Occhiuto. Durante la conferenza stampa, alla domanda su cosa ne sarà del suo futuro, l'europarlamentare dei 5 Stelle ha detto: "Nelle prossime ore risponderò sul mio futuro". Rimarrà in Calabria per fare il consigliere di minoranza o tornerà a Bruxelles?
D'altronde il tema dell'appartenenza alla Calabria e del ritorno alla terra madre è stato al centro della sua campagna elettorale. Quando ha presentato la sua lista Tridico ha spiegato il significato dello slogan sotto il simbolo. C'è scritto 'Resta. Torna, Crediamoci' - ha spiegato - perché in Calabria nessuna ha voglia più di restare. Abbiamo perso la speranza". Lui rimarrà? O tornerà a fare il capodelegazione del M5s a Strasburgo?
Per adesso l'ex presidente dell'Inps si limita a dire: "Da qui parte un nuovo impegno, un nuovo impegno da parte di tutti noi, un impegno da parte mia, un impegno da parte di tutte le forze progressiste per portare le persone a sperare in una Calabria di sviluppo". Ha detto mentre cercava delle motivazioni per la sua sconfitta e tra queste c'è la bassa percentuale di elettori che è andata a votare: circa il 43 per cento, un punto percentuale in meno rispetto al 2021, anche se bisogna tenere conto dei circa 420 mila calabresi residenti all'estero e dei 400 mila che vivono fuori regione per lavoro o studio. Il risultato è "frutto sostanzialmente di due cose: da una parte lo spopolamento, che vuol dire che tanti elettori della regione non sono presenti fisicamente qui, pur essendo residenti ma sono fuori, per lavoro o per studio, e questo rappresenta il principale problema della Calabria oggi", ha spiegato Tridico. "Dall'altro la disaffezione dei cittadini calabresi nei confronti della politica, un fenomeno che ha un trend nazionale che in Calabria è ancora più forte".
L'ex presidente dell'Inps potrebbe seguire l'esempio dell'altro sconfitto in queste regionali Matteo Ricci. L'ex sindaco di Pesaro, anche lui europarlamentare, ma del Partito democratico, ha perso alle regionali la settimana scorsa sempre contro un governatore uscente e sempre del centrodestra, Francesco Acquaroli, e ha deciso di non rimanere all'opposizione in Consiglio regionale. C'è stato però un terzo sconfitto del centrosinistra, Andrea Orlando, che ha scelto di rimanere fedele al proprio territorio. L'ex ministro dem, dopo aver perso contro l'allora sindaco di Genova Marco Bucci per la corsa alla presidenza della Liguria, ha lasciato il suo seggio alla Camera dei deputati per restare nel Consiglio regionale tra i banchi dell'opposizione.
"E' stata una battaglia breve ma intensa. Le dimissioni di Occhiuto, causate in modo opportunistico, ci hanno colti di sorpresa", ha commentanto Tridico durante la conferenza stampa a proposito dell'inchiesta che vede indagato il vicepresidente nazionale di Forza Italia per corruzione dalla procura di Catanzaro. "Ho telefonato poco fa al presidente Occhiuto per fargli i miei più sinceri complimenti, le congratulazioni per questa vittoria sperando per il bene dei calabresi che possa governare al meglio e risolvere i tanti problemi che ci sono".
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