Calabria, cardiochirurgia, ridisegnata la mappa dei posti letto
- Postato il 14 maggio 2025
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Il Quotidiano del Sud
Calabria, cardiochirurgia, ridisegnata la mappa dei posti letto
Cardiochirurgia, dopo il mancato accreditamento alla clinica Sant’Anna di Catanzaro, 16 dei 20 posti letto vengono riassegnati all’Annunziata. Gli altri alla Dulbecco e al Gom
Con decreto del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, in qualità di commissario ad acta per la sanità, è stata ridisegnata la distribuzione dei posti letto di cardiochirurgia negli ospedali hub calabresi. Un provvedimento che, di fatto, sancisce la redistribuzione dei 20 posti letto che fino a poco tempo fa erano accreditati al Sant’Anna Hospital di Catanzaro, a cui la Regione ha recentemente revocato l’accreditamento.
CARDIOCHIRURGIA, LA LOTTERIA DEI POSTI LETTO
La “parte del leone” va tutta all’Annunziata di Cosenza, che si vede assegnati 16 dei 20 posti letto per l’attivazione del nuovo reparto di cardiochirurgia. Un assegnazione motivata dal decreto con il fatto che “la provincia di Cosenza presenta il più alto indice di mobilità sanitaria per abitanti”, ovvero registra il numero più elevato di pazienti costretti a spostarsi fuori provincia, o addirittura fuori regione, per ricevere cure cardiochirurgiche.
I POSTI ALLA DULBECCO E AL GOM
Due posti letto aggiuntivi vanno al Policlinico universitario “Renato Dulbecco” di Catanzaro, che già ne dispone di 14, e altrettanti al Gom di Reggio Calabria, che ne ha 15. La scelta, secondo la Regione, è dettata dall’obiettivo di contenere la mobilità sanitaria passiva, voce pesante nel bilancio della sanità calabrese.
LA CALABRIA CONTINUA A PERDERE POSTI LETTO
I dati Agenas aggiornati al 2023 confermano una Calabria che continua a perdere pazienti a favore delle strutture sanitarie del Nord, del Centro e delle regioni limitrofe, con un saldo negativo aggravato dalla bassa capacità di attrazione. Tra le patologie che più spingono i calabresi a cercare cure fuori regione ci sono proprio le malattie cardiovascolari. Nel decreto si sottolinea che la riorganizzazione della cardiochirurgia calabrese mira a rafforzare l’offerta pubblica e a garantire i livelli essenziali di assistenza in un settore strategico, rispettando gli standard fissati dal DM 70/2015. Un atto che, però, ha scatenato immediate e durissime reazioni dal fronte politico catanzarese.
LA CRITICA DI TALLINI
Tra le voci più critiche, quella dell’ex presidente del Consiglio regionale Mimmo Tallini che, con toni molto accesi, ha definito il decreto «la pietra tombale sul futuro del Sant’Anna Hospital». Tallini parla apertamente di “piano ordito a tavolino” e attacca Occhiuto accusandolo di aver agito con un “tempismo perfetto”, senza attendere neppure l’esito definitivo del ricorso al Tar avviato dalla clinica catanzarese.
«IL COLPO FINALE DI OCCHIUTO»
«Occhiuto – tuona Tallini – non ha esitato a sferrare il colpo finale. Non è una battuta quando dico che sta a Catanzaro come Attila stava all’antica Roma, con la differenza che almeno Attila si fermò davanti a Papa Leone Magno, mentre qui non c’è nessuno che fermi Occhiuto». Il timore, in città, è che la decisione della Regione chiuda definitivamente la storica stagione del Sant’Anna Hospital, per anni eccellenza calabrese nel settore della cardiochirurgia. Senza i 20 posti letto la clinica potrà al massimo mantenere una ridotta attività di routine.
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