Calabria, alle regionali il trionfo del centrodestra segna la disfatta per Schlein, Conte e Tridico

  • Postato il 7 ottobre 2025
  • Di Panorama
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«Speriamo nella forchetta», dice in tv il deputato del Pd Nico Stumpo, mentre i dati sulle elezioni regionali in Calabria inchiodano il centrosinistra guidato da Pasquale Tridico (M5s) 20 punti sotto il centrodestra di Roberto Occhiuto. La forchetta sarebbe quel risultato che appare nei primi minuti delle maratone post elettorali, quando per i candidati non viene segnalato un dato numerico preciso ma una forbice con un minimo e un massimo. A Stumpo, purtroppo per lui, non resta in realtà che consolarsi con un altro genere di forchetta: una bella cenetta leggera ma saporita può essere utile per digerire meglio una disfatta, l’ennesima, di questo campo largo che non è un’alleanza, non è una coalizione, ma semplicemente una sommatoria aritmetica di partiti politici che si mettono insieme con l’unico obiettivo di «far perdere» il centrodestra. 

Un’accozzaglia di partiti e partitini che la pensano in maniera diversa su qualunque cosa, dalla politica estera alla sicurezza all’economia, e che ha in Elly Schlein, segretaria del Pd con il miraggio di correre per Palazzo Chigi, l’ideologa principale. «Testardamente unitari!», grida la Schlein, che intanto perde testardamente tutte le elezioni, in combutta con l’altro pilastro di questa armata Brancaleone, ovvero Giuseppe Conte, commissario liquidatore di un M5s che pure ebbe un momento di grande splendore ma che è diventato ormai un cespuglietto di sinistra estrema, schiacciato tra il Pd schleiniano e Avs. Non sono bastate a Pasquale Tridico, quanto meno per ridurre la forchetta, le promesse elettoralistiche propinate ai cittadini calabresi, dal ripristino del reddito di cittadinanza (del quale il candidato sconfitto è stato, da presidente dell’Inps, il «papà») all’abolizione del bollo auto: gli elettori hanno preferito abolire Tridico, naturalmente in termini politici, e assegnare al centrosinistra il reddito di sconfitta, incassato sempre più frequentemente da Elly e Giuseppi. 

Pensare di prendere in giro i calabresi è costato caro a Tridico, che ora è chiamato a un ultimo sussulto di dignità: restare in Consiglio regionale a guidare l’opposizione, rinunciando al ruolo (e allo stipendio) di eurodeputato. Lo farà? Chi lo sa: quello che si sa è che il Sud ha ormai archiviato la chimera assistenzialistica del reddito di cittadinanza, e senza neppure tutte le proteste che qualcuno aveva immaginato al momento dell’abolizione. Il motivo? Semplice: il reddito di cittadinanza è stato una truffa vera e propria ai danni dello Stato e delle classi sociali più indigenti: famiglie monoreddito (modesto) con figli, inabili al lavoro, ultra 50enni espulsi dal ciclo produttivo. Per la stragrande maggioranza hanno infatti incassato il reddito truffatori, esponenti della criminalità organizzata, delinquenti di mezza tacca, che truccavano le carte e si facevano assegnare l’emolumento del quale non avevano diritto né bisogno. 

I percorsi di accompagnamento al lavoro? Mai realizzati: basterà ricordare la parola «navigator» per far correre un brivido lungo la schiena ai nostri lettori. La Calabria, quindi, ha respinto con perdite l’assalto propagandistico della sinistra basato sul miraggio dell’elemosina di Stato, e si affida di nuovo al centrodestra che ha invece nello sviluppo e nel lavoro le sue parole d’ordine. Manco a dirlo, nulla hanno modificato nell’orientamento degli elettori le manifestazioni a favore della Palestina, come già aveva dimostrato il risultato delle Marche. 

Veniamo ai risultati delle liste, per quello che emergeva ieri dalla quarta proiezione Swg per La7. In Calabria Forza Italia è il primo partito e raggiunge un risultato di tutto rispetto, ovvero il 18,2%, che diventa stratosferico se sommato al 13% della lista Occhiuto. Fratelli d’Italia è all’11,6%, la Lega al 9,7%. Che al Sud il partito fondato da Silvio Berlusconi sia tradizionalmente molto forte è risaputo, ma il dato calabrese ha sorpreso anche gli addetti ai lavori. Bene Noi Moderati al 4,5% Nell’altra metà campo, molto male il Pd (13,5%), malissimo il M5s (6%) che arriva dietro alla lista Tridico (7%). 

L’elettorato moderato è ormai completamente assorbito dalle forze centriste del centrodestra, mentre il centrosinistra non ha alcun tipo di proposta politica in grado di attrarre l’elettorato meno polarizzato. Un dato che non può che allarmare ulteriormente la SchleinConte e compagnia perdente, che a questo punto devono stare molto, ma molto attenti a quello che succederà tra un mese e mezzo in Campania. La candidatura di Roberto Fico, infatti, è già di per sé debolissima, imposta dalla Schlein a una coalizione riottosa, sottoposta al quotidiano bombardamento dell’uscente Vincenzo De Luca

Il risultato della Calabria segnala che, se Fico dovesse impostare la sua campagna sulle stesse parole d’ordine di Tridico, a partire dal reddito di cittadinanza, rischierebbe grosso. D’altra parte, però, non si individuano altre proposte programmatiche in grado di attirare l’elettorato di centro. La sconfitta del centrosinistra in Calabria era attesa; una disfatta a sorpresa in Campania porterebbe alle immediate dimissioni di Elly Schlein.

Autore
Panorama

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