Cacciari: “Con la guerra in Iraq almeno ci fu un passaggio all’Onu. Oggi si bombarda direttamente”. Su La7
- Postato il 26 giugno 2025
- La7
- Di Il Fatto Quotidiano
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Massimo Cacciari torna a colpire duro dagli studi di Otto e mezzo (La7), con una riflessione amara sul presente geopolitico. Per il filosofo veneziano siamo entrati in un’epoca senza diritto internazionale, senza luoghi terzi, senza corti o istituzioni in grado di arginare lo scontro tra potenze.
“Non so se Trump abbia una strategia, ma rappresenta la situazione attuale in modo emblematico, con la massima prepotenza e chiarezza,” afferma Cacciari. “Chi vuole capire capisce. E se gli europei non lo vogliono capire, pace all’anima loro, che già è abbastanza in pace.”
Secondo Cacciari, il ritorno di Trump non è solo una questione americana, ma un segnale brutale della fine dell’ipocrisia diplomatica che aveva retto, almeno formalmente, i rapporti internazionali fino a qualche anno fa. “Non c’è più alcuna mediazione, non esistono più le Nazioni Unite, né corti internazionali, né strumenti di composizione dei conflitti. C’è solo lo scontro diretto tra interessi imperiali.”
E questo è un passaggio che il filosofo considera epocale: “Prima della guerra in Iraq, per quanto disastrosa, si passò alle Nazioni Unite e ci fu una commissione per controllare l’esistenza delle famose armi di distruzione di massa. Oggi nemmeno quello. Gli Stati Uniti decidono di bombardare e bombardano. Putin decide di invadere e invade. Dal punto di vista del diritto internazionale, è la stessa identica cosa.”
Cacciari non si ferma qui. Denuncia un collasso totale del diritto e della diplomazia, un ritorno alla logica del più forte. “Trump è il simbolo di tutto questo – chiosa – e il fatto che l’Europa non se ne accorga è spaventoso. Dorme il sonno dei giusti, e pace all’anima sua.”
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