Caccia all’uomo a Cirò Marina, condannato a 4 anni e 8 mesi
- Postato il 8 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Caccia all’uomo a Cirò Marina, condannato a 4 anni e 8 mesi
Patteggia la pena per la caccia all’uomo trasformatasi nel duplice tentato omicidio dei nipoti a Cirò Marina
CIRÒ MARINA – Quattro anni e otto mesi di reclusione per duplice tentato omicidio dei nipoti: questa la pena patteggiata dal 50enne Vincenzo Marrazzo per il duplice tentato omicidio dei nipoti. Il patteggiamento si è celebrato dinanzi alla gup del Tribunale di Crotone Elisa Marchetto. L’uomo, nel marzo scorso, avrebbe dato vita a una vera e propria caccia all’uomo attraverso i locali della loro azienda, prima di sparare contro i nipoti.
Le accuse erano anche di tentata estorsione, porto abusivo di armi e ricettazione. I carabinieri della Compagnia di Cirò Marina e i loro colleghi del Reparto operativo di Crotone intervennero dopo una disperata richiesta d’aiuto dei parenti dell’imputato, trentenni, fortunatamente rimasti illesi. Marrazzo venne bloccato nei pressi di un supermercato, dove aveva cercato di far perdere le proprie tracce.
RICHIESTE DI DENARO
L’episodio sarebbe il culmine di una situazione divenuta ormai insostenibile e che si protraeva da tempo. Frequenti erano le richieste di denaro e di acquisizione di quote societarie dell’impresa delle vittime da parte dell’uomo, che avrebbe raggiunto i nipoti nella loro ditta per avanzare l’ennesima pretesa di denaro. I giovani, già destinatari di analoghe richieste, si sarebbero, fin da subito, prodigati per procurargli il denaro per evitare che la situazione degenerasse, chiedendogli di non compiere atti violenti anche in ragione della presenza degli operai sul posto.
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FA RITROVARE L’ARMA
Per tutta risposta, l’imputato avrebbe schiaffeggiato uno dei nipoti, difeso dal fratello che avrebbe allontanato l’aggressore. Marrazzo si sarebbe però ripresentato armato di pistola, avviando una “caccia all’uomo” mentre ispezionava i magazzini e gli uffici. Quindi avrebbe sparato alcuni colpi d’arma da fuoco nelle aree dove riteneva potessero trovarsi e, dopo averli individuati, avrebbe fatto fuoco un’ultima volta senza riuscire a ferirli per poi fuggire a bordo della sua auto. Si era disfatto dell’arma, che poi ha fatto ritrovare. Per questo ha ottenuto una pena mite. L’uomo era difeso dagli avvocati Mario Bombardiere e Mario Nigro. Alla loro istanza di patteggiamento ha prestato consenso il pm Umberto Iurlaro.
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Caccia all’uomo a Cirò Marina, condannato a 4 anni e 8 mesi