BYD, la ricetta per battere i dazi Usa
- Postato il 26 aprile 2025
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- Di Virgilio.it
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BYD punta a diventare un vero e proprio riferimento del mercato delle quattro ruote, a livello globale. La Casa cinese ha grandi ambizioni e intende diventare sempre più rilevante, anche in Europa. Per centrare gli obiettivi, BYD deve fare i conti con l’ostacolo rappresentato dai dazi. Il provvedimento voluto da Trump ha preso di sorpresa tutto il mercato (non solo il settore automotive) ma i costruttori cinesi devono già affrontare altri provvedimenti analoghi, come i dazi voluti dall’Ue.
La risposta ai dazi
I dazi possono limitare l’espansione di BYD e mettere a rischio l’obiettivo di diventare leader mondiale. L’azienda ne è ben consapevole e ha già adottato le prime contromisure. A chiarire la posizione del Gruppo ci pensa Stella Li, vicepresidente del colosso cinese. Come riporta IlSole24Ore, infatti, la manager ha evidenziato la ricetta contro i dazi, un provvedimento che “penalizza sempre gli utenti” e che BYD intende affrontare andando ad “ampliare le attività, anche a livello di ricerca e centri stile, in tutto il mondo, compresa l’Europa“. L’ipotesi di un’espansione globale per BYD è sicuramente molto affascinante. La Casa cinese guarda all’Europa ma non chiude la porta ad altri mercati, come il Nord America. Per raggiungere l’obiettivo della leadership mondiale, oggi saldamente nelle mani di Toyota, è necessario espandersi in tutti i mercati globali, andando anche a realizzare impianti di produzione al di fuori della Cina. Questa strategia “anti dazi” è già in atto.
La strategia per l’Europa
Evitare i dazi, non solo quelli di Trump ma anche quelli voluti dall’Ue, è possibile. BYD, infatti, ha già mosso i primi passi in tal senso, preparando l’avvio della produzione di auto in Europa. La conferma arriva da Alfredo Altavilla, manager a cui è stato affidato un ruolo chiave per la crescita dell’azienda sul mercato europeo. L’ex dirigente di FCA ha sottolineato: “i nostri piani di localizzazione vanno avanti, nel quarto trimestre inizieremo a produrre in Ungheria. Questa è la migliore risposta che possiamo dare ai dazi. La strategia non è soltanto quella di cominciare a produrre le automobili in Ungheria ma anche di fare ricorso il più possibile ai componentisti europei“.
Per un’espansione sul mercato americano, invece, si punterà principalmente sul segmento premium, dove BYD ha appena lanciato il brand Denza che, come sottolineato dallo stesso Altavilla, andrà a sfidare BMW, Mercedes, Audi e Porsche. Per le vetture di fascia alta, infatti, i dazi possono avere un impatto inferiore. BYD ha grandi ambizioni per il suo futuro ma dovrà fare i conti con questioni geopolitiche e con interventi protezionistici da parte delle Autorità locali. L’azienda, però, non intende fermarsi e oggi rappresenta il riferimento dell’industria automotive cinese. La strategia futura, inoltre, è fortemente legata all’innovazione: con un fatturato di 101 miliardi di euro nel 2024, infatti, l’azienda ha investito circa 22 miliardi di euro in ricerca e sviluppo. La stessa Stella Li ha definito BYD come una “azienda tecnologica creata da ingegneri”. Investire in altri mercati, oltre la Cina, rappresenta una risorsa fondamentale per l’azienda che vuole crescere, in fretta, in tutto il mondo.