Busacca: La fiamma porta più voti? Di certo non li toglie
- Postato il 24 novembre 2024
- Di Libero Quotidiano
- 1 Visualizzazioni
Busacca: La fiamma porta più voti? Di certo non li toglie
Squadra che vince non si cambia. Nello sport è una regola d'oro. Ma in politica, chissà perché, vale invece la regola opposta. Più vinci e più devi cambiare. Un piccolo partito raggiunge percentuali record? Ecco che subito arriva una raffica di suggerimenti: «Ora è necessaria una svolta», «non sono più un movimento anti-sistema, devono abbassare i toni», «serve un nuovo nome e un nuovo programma». Ma come? Gli elettori li hanno premiati e loro devono diventare un'altra cosa? Perché? Ecco, a Fratelli d'Italia è successo esattamente questo. Nel 2022 ha preso il 26%, diventando il primo partito nazionale. E il suo leader, Giorgia Meloni, è entrato a Palazzo Chigi. Meglio di così, insomma, non poteva andare. Eppure, soprattutto da sinistra, sono arrivati i soliti consigli: cambiare toni, cambiare programmi, cambiare tutto.
E, naturalmente, cambiare simbolo. Essì, per i progressisti la Fiamma, ereditata dal Msi e da Alleanza nazionale, non può più stare al suo posto. Richiama il fascismo, dicono. Che poi non è vero ma fa lo stesso... Al di là di quello che dice la sinistra, comunque, ora dell'ipotesi di levare la Fiamma hanno iniziato a discuterne anche all'interno di Fdi. È giusto mantenerla a ormai quasi ottant'anni dalla fondazione del Movimento sociale? Può rappresentare, dopo la destra di Giorgio Almirante, anche il partito conservatore che sta costruendo la Meloni? Ovviamente la risposta giusta non c'è, è una scelta che spetta ai membri del partito. Alcune considerazioni, però, si possono fare... Gli elettori, come prima cosa. Chi consiglia di eliminare la Fiamma dice sempre: «Nei sondaggi Fdi è data intorno al 30%, non rappresenta più solo gli ex missini.
Quindi non ha senso tenere quel simbolo del passato». Sì, ha una logica. Ma è vero anche il contrario. Fdi è arrivata al 30% con la Fiamma sulla scheda. Questo vuol dire che per numerosi “non missini” (liberali, conservatori, moderati generici...) non è stato un problema mettere una croce sopra quel vecchio logo. Insomma, è difficile pensare che ci siano molti italiani che non votano Fdi per questo motivo. Per tanti elettori la Fiamma è ancora importante. Per tanti altri (la maggioranza) è semplicemente una questione non determinante. Seconda cosa, la storia. La Fiamma non è stata solo nel simbolo del Msi, ma anche in quello di An fino al 2009. Insomma, è un logo che ha già accompagnato la destra nella sua naturale evoluzione. Richiama Almirante, certo, ma richiama anche la svolta di Fiuggi, i governi Berlusconi, la nascita della coalizione di centrodestra. Perché non potrebbe rimanere anche nell'epoca della destra meloniana? I Repubblicani americani, per esempio, si identificano con l'elefante dal 1874. E naturalmente il partito di oggi è molto diverso da quello di allora... Terza cosa, gli avversari. Ecco, il vero motivo per cui tanti non vogliono togliere la Fiamma si sa ma non si dice mai: non dare una soddisfazione alla sinistra. Forse il giorno giusto per toglierla sarà proprio quello in cui i compagni smetteranno di chiederlo. Ma bisognerà aspettare ancora tanto tempo...
Continua a leggere...