Buone notizie. Gli studenti con disabilità ora potranno avere l’assegno anche nelle accademie d’arte e nei conservatori: il governo mette 2 milioni
- Postato il 24 luglio 2025
- Attualità
- Di Artribune
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È stato fatto un importante passo avanti in favore dell’inclusione e del diritto allo studio da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), che ha annunciato l’estensione dell’assegno di cura – finora riservato esclusivamente agli studenti universitari con disabilità – anche agli iscritti alle istituzioni dell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM). Il decreto, firmato dal Ministro Anna Maria Bernini, amplia così per la prima volta la platea dei destinatari di questa misura, includendo Accademie di Belle Arti, Conservatori, Accademie di danza, ISIA e l’Accademia nazionale d’arte drammatica.
Il ruolo centrale delle istituzioni AFAM
La decisione si inserisce in un percorso di progressivo riconoscimento del ruolo centrale delle istituzioni AFAM nel panorama formativo italiano, sancendo un principio fondamentale: anche chi intraprende un percorso accademico nell’ambito delle arti ha diritto ad accedere alle stesse tutele degli studenti universitari.
Il Governo estende l’assegno di cura alle istituzioni AFAM
Dunque, per il 2025 è previsto uno stanziamento complessivo di 2 milioni di euro, con un incremento del 25% rispetto all’anno precedente. Il contributo individuale – pari a 10.000 euro annui – è destinato a studenti con disabilità che richiedono un sostegno intensivo e assistenza qualificata per poter frequentare le attività didattiche. Insomma salgono le risorse e si amplia la pleatea.
Il commento del Ministro Anna Maria Bernini
“Questa misura, con cui estendiamo il contributo anche agli studenti delle istituzioni AFAM, segna un passo verso una formazione più inclusiva e accessibile. Con questo provvedimento il Governo ribadisce il proprio impegno a garantire il diritto allo studio, offrendo un concreto sostegno economico che rafforza la possibilità per ogni studente di coltivare il proprio talento”, commenta il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.
La nuova piattaforma dedicata
Accanto alle condizioni già previste (come la dipendenza da ventilazione meccanica assistita, lesioni spinali gravi o deprivazione sensoriale complessa), il nuovo decreto introduce una significativa estensione, includendo anche le disabilità motorie gravi causate da patologie neurologiche o muscolari. L’erogazione del beneficio sarà affidata agli organismi regionali per il diritto allo studio, che provvederanno a pubblicare i relativi bandi. A supporto del processo, sarà attivata una nuova piattaforma informatica dedicata, progettata per semplificare il flusso di comunicazione tra gli enti regionali e il Ministero, garantendo una maggiore trasparenza ed efficienza nella gestione delle risorse. Continuano i provvedimenti lucidi e ben impostati da parte della ministra Bernini (in molti casi tra l’altro rivolti al mondo della cultura e dell’arte), un po’ una mosca bianca nel governo dei Salvini e dei Lollobrigida…
Redazione
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