Bullismo e cyberbullismo, colpiti 7 ragazzi su 10 in Italia: cosa cambia con il nuovo decreto
- Postato il 16 luglio 2025
- Di Panorama
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Il 68,5% dei ragazzi tra gli 11 e i 19 anni in Italia ha subito almeno un episodio di bullismo o cyberbullismo nell’ultimo anno. Da oggi entra in vigore il decreto legislativo che introduce nuove disposizioni con l’obiettivo di rafforzare la tutela dei minori in rete e a scuola, ma che suscita anche perplessità tra sindacati e comunità educante, preoccupati per la mancanza di risorse. Cosa cambia per genitori e ragazzi?
Bullismo e cyberbullismo: numero pubblico 114 H24 e sette giorni su sette
La novità centrale è il potenziamento del numero pubblico “Emergenza Infanzia 114”, da ora operativo 24 ore su 24 e sette giorni su sette in tutta Italia. Chiamando il numero i ragazzi (e le famiglie) vittime di bullismo e cyberbullismo ricevono assistenza psicologica, legale e psicopedagogica. Nei casi più gravi, il servizio potrà informare direttamente la polizia, garantendo interventi rapidi. Oltre alla linea telefonica e al sito, il servizio offre una app gratuita del 114. I ragazzi potranno così chiedere aiuto in forma riservata utilizzando la chat con messaggistica istantanea, e attivare volendo la funzione di geolocalizzazione, facilitando l’intervento in caso di pericolo immediato.
Il decreto introduce anche una rilevazione biennale dell’Istat sui fenomeni di bullismo e cyberbullismo, con una relazione annuale alle Camere per monitorare il fenomeno e misurare l’efficacia delle misure attuate, in particolare nelle scuole secondarie. Il primo rapporto sarà fatto entro il 2026. Sono previste poi campagne informative periodiche in collaborazione con le scuole e il Ministero dell’Istruzione.
Il decreto, in vigore da oggi, introduce anche un richiamo esplicito all’articolo 2048 del Codice Civile, responsabilizzando in modo più incisivo i genitori per gli atti illeciti commessi dai figli minorenni. Sindacati e comunità educante hanno sollevato alcune perplessità. La FLC CGIL, ad esempio, critica la misura, ritenendola “eccessivamente sanzionatoria e priva di un’adeguata visione educativa”. E in molti sottolineano la preoccupante mancanza di fondi dedicati, soprattutto alle scuole per affrontare il problema.
Bullismo e cyberbullismo, i dati Istat: il 68% dei ragazzi ne è vittima
Il nuovo decreto arriva dopo l’ultima rilevazione Istat sul fenomeno: quasi sette ragazzi su dieci tra gli 11 e i 19 anni (68,5%) dichiarano di aver subito almeno un episodio di bullismo, online o offline, nei 12 mesi precedenti. Un dato che sale al 71% tra i giovani del Nord-Ovest e si mantiene alto anche al Sud, dove il 66,5% dei ragazzi afferma di aver vissuto esperienze di vessazione. Preoccupanti anche i dati relativi alla frequenza degli episodi: il 21% dei ragazzi ha subito atti di bullismo più volte al mese, mentre l’8% ne è vittima più volte a settimana. Particolarmente colpiti i più giovani, con il 23,7% dei ragazzi tra gli 11 e i 13 anni coinvolti, e i ragazzi stranieri, tra i quali si registra un’incidenza del 26,8% contro il 20,4% dei coetanei italiani. Il fenomeno assume connotati diversi in base al genere: se per i maschi le offese dirette rappresentano la forma più diffusa di violenza (16%), tra le ragazze il fenomeno si manifesta più spesso attraverso l’esclusione sociale (oltre il 12%). Sul fronte del cyberbullismo, il 34% dei giovani intervistati ha dichiarato di aver subito almeno un episodio online nell’anno precedente, con un 7,8% che parla di molestie online subite più volte al mese, un dato leggermente più alto tra i ragazzi (8,9%) rispetto alle ragazze (6,6%).