Buenos Aires, pesanti scontri durante la manifestazione contro i tagli alle pensioni. La polizia carica e lancia lacrimogeni, gravissimo un fotografo
- Postato il 13 marzo 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Decine di feriti, tra cui un fotografo, Pablo Grillo, in condizioni gravissime dopo essere stato colpito alla testa da un fumogeno sparato dalla polizia ad altezza d’uomo. Oltre 150 gli arresti. Battaglia campale mercoledì pomeriggio nel centro di Buenos Aires, davanti al palazzo del Congresso, durante la consueta manifestazione del mercoledì per l’adeguamento delle pensioni e contro i tagli e l’austerità del governo ultraliberista di Javier Milei. In piazza c’erano stavolta anche gruppi ultras di club come River Plate, Boca Junior, Independiente, Racing, Argentinos Juniors, Estudiantes ed altri ancora, a sostegno dei pensionati. Il governo aveva avvertito che non avrebbe tollerato disordini né la violazione del rigido protocollo anti-proteste e che avrebbe schierato migliaia di agenti delle tre forze di sicurezza: polizia, gendarmeria e prefettura.
Gli scontri sono scoppiati quando è arrivato un folto gruppo di tifosi del Boca Juniors, che sventolavano bandiere e cantavano a sostegno dei pensionati. La polizia ha formato un cordone per bloccare la loro avanzata verso il Congresso. Nella parte posteriore, un gruppo di manifestanti anziani è stato respinto da idranti ad alta pressione sparati da due carri armati sul perimetro più vicino all’Assemblea legislativa. Circondati dalla polizia, i manifestanti hanno scandito “Non toccare gli anziani”.
Le immagini di Grillo che si accascia a terra improvvisamente, colpito mentre cerca di ritrarre l’azione della polizia, e le drammatiche foto del ragazzo con il cranio fratturato stanno facendo il giro dei social. A fare le spese della repressione delle forze di sicurezza è stata anche una pensionata di 80 anni, caduta a terra dopo aver ricevuto una manganellata e ricoverata con trauma cranico. Diversi video sui social testimoniano anche questo momento. Il ministero della Sicurezza riferisce d’altra parte di 26 agenti feriti, di cui uno colpito a un braccio da un proiettile d’arma da fuoco mentre non è stato stilato un bilancio dei danni materiali.
Al momento della smobilitazione i segni della battaglia – con decine di cassonetti in fiamme, una volante distrutta, resti di barricate e migliaia di pietre sull’asfalto – erano evidenti in tutto il centro della capitale, dalla piazza del Parlamento, dove tutto è iniziato, fino alla Casa Rosada nell’iconica Plaza de Mayo, dove è proseguita la caccia degli agenti ai manifestanti. Sono state sequestrate armi da fuoco del tipo ‘tumbera’, due cartucce per fucile calibro 12 e un coltello da macellaio. S
Intanto nelle piazze della capitale è tornato il cacerolazo, la rumorosa e pacifica protesta con le padelle sbattute.
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