Bucci e Salis, prove di distensione alla Festa della Repubblica e sintonia sul voto al referendum

  • Postato il 2 giugno 2025
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Festa Repubblica Bucci Salis

Genova. La 79esima Festa della Repubblica, a Genova, è stata l’occasione per il primo incontro istituzionale tra il presidente della Regione Liguria Marco Bucci e la sindaca di Genova Silvia Salis. I due non avevano ancora avuto l’occasione di stringersi la mano, dopo la vittoria del centrosinistra alle Comunali e, a quanto è dato sapere, neppure di sentirsi per una telefonata di rito.

L’ultima volta che Bucci e Salis si erano incrociati era stata più una “rotta di collisione”: era il 17 marzo e l’allora candidata, durante l’inaugurazione della nuova sala partenze dell’aeroporto di Genova, aveva poggiato una mano sulla spalla di Bucci dicendogli ‘ci vediamo a maggio’.

La profezia non si è avverata per un paio di giorni ma rispetto al clima di sfida di quel giorno, oggi – in occasione delle celebrazioni del 2 giugno in piazza Matteotti – l’incontro è stato all’insegna del rispetto istituzionale e dei buoni auspici, soprattutto in vista delle future collaborazioni.

“Ho tutto l’interesse affinché il nostro rapporto sia il più proficuo possibile – ha detto Silvia Salis al termine della cerimonia – la Liguria è una regione dove il peso del capoluogo è più forte che in altri territori, sarà importante dialogare su temi come la salute e le grandi opere e su tutti i temi che il presidente Bucci avrà piacere di affrontare”.

Lo spirito collaborativo del governatore va anche oltre – non si capisce con quanta ironia – nel momento in cui Bucci mette a disposizione la sua “esperienza” per la composizione della giunta. “Se vorrà qualche consiglio sarà lieto di darglielo, sta affrontando problemi attraverso i quali sono passato anche io, è normale”. Sulle voci che riportano un piglio di Silvia Salis simile per certi versi a quello dell’ex sindaco, sotto il profilo del decisionismo, Bucci sorride: “Me lo hanno raccontato in tanti”.

Marco Bucci e Silvia Salis dovranno effettivamente dialogare su una lunga serie di questioni: una delle prime sarà la chiusura del ciclo dei rifiuti, con la gara per la realizzazione di un impianto che sarà la Regione a bandire. Ci sarà poi la questione della qualità dell’aria, con le misure di mitigazione dell’inquinamento cui il Comune è soggetto anche per ordine della Regione. Passando per le questioni di sanità e welfare, fino alla sinergia necessaria su tematiche come logistica, porto, turismo e altro ancora.

Sintonia tra il presidente della Regione Liguria e la sindaca di Genova sul voto per i Referendum dell’8 e 9 giugno. Entrambi hanno invitato la cittadinanza ad andare a votare. La sorpresa, in tal senso, è Bucci – il centrodestra sta spingendo per il non raggiungimento del quorum e quindi a evitare di andare alle urne.

“Io vado sempre a votare, poi cosa voto… devo pensarci, vedremo, ma sicuramente quando lo Stato chiama il mio dovere è andare a votare, questo vale soprattutto per noi rappresentanti delle istituzioni”, ha detto Bucci. Gli fa eco Salis: “E’ sempre importante andare a votare, anche votare no, anche scheda bianca, ma non è possibile che le istituzioni invitino ad astenersi al voto”.

Sullo sfondo dell’evento, la scivolata social che ha interessato la famiglia Bucci. Ieri è stato molto condiviso su chat e bacheche il commento della moglie del governatore, Laura Sansebastiano, in un gruppo Facebook (Genova Contro il degrado) dove si mostra la foto di alcune transenne in corso Italia. “Ora ci pensa la fenomena”, ha scritto la first lady riferendosi a Salis. Che si è guardata bene dall’intervenire sulla questione. Bucci, ai giornalisti, ha detto, per uscire dall’imbarazzo: “Non mi chiedete niente di mia moglie?” ma poi ha preferito anch’egli glissare: “Ognuno è libero di dire ciò che vuole”.

Al di là delle battute, la giornata di oggi è stata solenne. Tante le istituzioni presenti davanti a palazzo Ducale per la consegna delle onorificenze della Repubblica. Oltre alla prefetta Cinzia Torraco, i vertici delle forze armate e delle forze dell’ordine, molti sindaci dei Comuni del Genovesato, il cardinale Angelo Bagnasco.

Bucci ha sottolineato “l’orgoglio è la gioia legata a questa Repubblica di 79 anni, una Repubblica che dà la possibilità a tutti di avere la libertà, il bene più prezioso che abbiamo”. Anche Salis ha sentito tutta l’importanza di portare la fascia tricolore per la prima volta a un evento dedicato ai valori alla base del Paese. “Il 2 giugno ha significato molto per l’Italia, e anche per le donne in Italia, per questo è un giorno fondamentale, e di festa”.

Autore
Genova24

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