Bruce Springsteen: «Nessun artista sa se scriverà ancora una grande canzone»
- Postato il 24 giugno 2025
- Di Panorama
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Ha 75 anni Bruce Springsteen e sette album inediti nel cassetto che usciranno tutti insieme per la prima volta il 27 giugno all’interno della super raccolta Tracks II – The Lost Albums. Al Los Angeles Times ha raccontato di recente di mangiare una sola volta al giorno, con l’aggiunta di un po’ di frutta nel resto della giornata, allenandosi regolarmente. Dal punto di vista della scrittura e della creatività, Springsteen come tutti gli artisti affronta quotidianamente la sfida più grande: «Nessun artista sa se scriverà mai più una grande canzone».
«I Lost Albums» racconta «erano dischi completi, alcuni addirittura già mixati, ma mai pubblicati. Ho suonato questa musica per me stesso e per alcuni amici intimi per anni. Sono felice che ora possiate finalmente ascoltarla. Spero che vi piaccia».
Una delle registrazioni più importanti di Tracks II è LA Garage Sessions: «Questo era un disco che ho fatto seguendo le orme di “Nebraska”, facendo qualcosa che la gente oggi definirebbe “indie”. Era come se avessi preso “Nebraska” e avessi fatto un ulteriore passo avanti, introducendo una sezione ritmica, questo era. È un disco dal suono un po’ unico e molto, come dire, low-fi. Io e Mike Battlin, il mio roadie dell’epoca, lavoravamo alla console dello studio, lavorando su un mixer a 16 tracce. Io suonavo il gli strumenti, una drum machine Linn base e un po’ di sintetizzatori» ricorda.
Quanto alle Streets of Philadelphia Sessions, un disco con drum loop e sintetizzatori, oscuro e sperimentale , Springsteen racconta: «Avevo pubblicato la canzone Streets of Philadelphia. E ho detto: “Beh, farò altre registrazioni nel modo in cui ho registrato quella” che era sostanzialmente con un loop di batteria e alcuni sintetizzatori. E allora ho scritto musica così. Quindi ho pensato che forse avevo un album dentro di me con lo stesso tipo di approccio. Questo è quell’album, che ho finito e mixato, e ora l’ho fatto uscire».
E, infine, una considerazione sull’album Faithless: «Questa era una collezione di canzoni davvero insolita perché mi era stato chiesto di scrivere per un film (mai uscito) dei primi anni 2000. Era un western che trattava alcuni temi spirituali. Ero in Florida con mia figlia e in un brevissimo periodo di due o tre settimane, credo di aver praticamente finito tutte le canzoni».