Brignone e la motivazione extra per Milano-Cortina: "Io portabandiera? Si, è una spinta in più per tornare"

  • Postato il 21 giugno 2025
  • Di Virgilio.it
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Sorridente lo è sempre stata, raggiante quando tutto andava per il verso giusto. Ma il primo giorno dell’estate che Federica Brignone non avrebbe mai voluto vivere è comunque all’insegna dell’ottimismo. “Va sempre meglio, anche se la riabilitazione è lunga e c’è bisogno di armarsi di tanta pazienza”, spiega la fuoriclasse di La Salle, intervistata da Sky Sport nei box del Mugello durante la giornata di gare del motomondiale. Una passione, quella per la velocità, che da sempre contraddistingue Federica, che ha approfittato del fine settimana per immergersi appieno nell’atmosfera della MotoGP.

Il segreto di Fede: “Non mi sono mai voluta sentire malata”

Già nei giorni scorsi sul web erano circolate foto che vedevano la vincitrice della Coppa del Mondo 2020 e 2025 impegnata a lavorare in palestra, finalmente senza l’ausilio delle stampelle. “Diciamo che le cose stanno andando bene e che sto migliorando in fretta, ma ci vuole comunque ancora tempo. Rendere l’infortunio un inferno non mi sembrava una cosa intelligente, così ho cercato di trovare una sorta di equilibrio e soprattutto di fare la malata il meno possibile. Adesso posso dirlo: apprezzo ogni minimo miglioramento che faccio, e non c’è cosa più bella di vedere i singoli progressi quotidiani”.

A darle l’opportunità di vivere da vicino quel che succede nel motomondiale è stata Aprilia, che l’ha invitata al suo box per sostenere tutto il team. “Un bellissimo regalo quello che mi hanno fatto. Non conoscevo da vicino il mondo delle moto, ma mi sto divertendo tanto. I motociclisti sono dei pazzi? Beh, allora sappiano che lo siamo anche noi che sciamo. Il nostro motore però sono le gambe, e devono essere tutte a posto per quando conta”.

La motivazione extra: “Io portabandiera? Una spinta in più”

L’umore di Federica è sempre improntato all’ottimismo, anche se quella parolina (anzi due) magica le risuona nelle orecchie come un tormento. “Tutti mi chiedono di Milano-Cortina, ma ad oggi posso sono dire che farò il possibile per essere della partita. Ma come ho detto tante volte, se ci sarò è perché vorrà dire che sarò in grado di poter gareggiare per le medaglie, altrimenti non avrebbe alcun senso”.

Nei giorni scorsi a più d’uno è venuto in mente di nominare Brignone la portabandiera azzurra per i giochi. “Diciamo che questa sarebbe un’ulteriore motivazione a fare il possibile per essere presente alle olimpiadi. Per me sarebbe davvero un sogno a livello sportivo, e questa cosa mi motiva giorno dopo giorno. È una spinta in più, e di sicuro aiuta”.

Al Mugello Federica non era da sola: anche Luca De Aliprandini ha seguito dai box le fasi principali della giornata del sabato, culminata con il successo di Marc Marquez nella sprint davanti al fratello Alex e a Pecco Bagnaia (sesta l’Aprilia di Bezzecchi, ottava quella di Fernandez), ma a differenza di Brignone l’ha fatto in casa del Team VR46.

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