Brasile, il ct Ancelotti è nei guai per colpa del Mondiale per club
- Postato il 29 luglio 2025
- Di Virgilio.it
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Un Mondiale per farti entrare nella storia, un altro per rovinarti. Carlo Ancelotti si è seduto sulla panchina del Brasile con propositi importanti: quelli di riportare in alto una nazionale che da anni è nettamente al di sotto dei suoi standard. Ma nel cammino verso il torneo di Messico, Canada e Stati Uniti un ostacolo è stato il Mondiale per Club che ha spinto molti giocatori importanti ad abbandonare la patria per tentare fortuna altrove.
- Il Mondiale per Club e l'assalto del Vecchio Continente
- I giocatori che hanno lasciato il Brasile
- La sfida di Ancelotti: riportare in alto la Nazionale
Il Mondiale per Club e l’assalto del Vecchio Continente
Quando si allestisce una bella vetrina, diventa inevitabile che tanti osservatori entrino nel negozio per acquistare la merce migliore. Questo è accaduto anche nel Mondiale per Club, dove Palmeiras, Flamengo, Botafogo e Fluminense hanno avuto l’opportunità di competere con le squadre degli altri continenti. In particolar modo la Flu è andata avanti più di tutte finché il Chelsea, poi campione del torneo, non le tarpava le ali.
Il mondo ha scoperto che anche fuori dall’Europa esistono stelle di talento. E i club europei non hanno perso tempo nel notarlo, individuando un mercato molto interessante proprio tra le fila brasiliane. Dopo il Mondiale per Club, nessuno dei club citati è riuscito a trattenere tutte le proprie stelle.
I giocatori che hanno lasciato il Brasile
Il club che ha subito le perdite più gravi è stato il Botafogo, per l’importanza dei giocatori nello schema tattico. Già colpito nel mercato precedente dalle partenze di Thiago Almada (all’Olympique Lione) e Luiz Henrique (allo Zenit), il Fogão ha visto stavolta il Nottingham Forest portarsi via Igor Jesus e Jair Cunha.
Nel Palmeiras, una delle grandi rivelazioni del torneo ha fatto le valigie: Richard Ríos è stato acquistato dal Benfica, club sempre attento al talento sudamericano. Prima dei lusitani, ci aveva fatto un pensierino anche la Roma, frenata poi dalla valutazione economica del giocatore. I giallorossi si sono comunque consolati con Wesley mentre Gerson è andato allo Zenit e Jhon Arias al Wolverhampton.
La sfida di Ancelotti: riportare in alto la Nazionale
In totale, sei trasferimenti di sei giocatori chiave. Il prezzo da pagare per chi è meno potente economicamente. Un problema da gestire per Carletto Ancelotti, uomo chiamato a restituire al calcio un grande Brasile. Da un lato, però, è anche una buona notizia perché vuol dire che c’è materiale da cui ripartire a livello qualitativo. Sono anni che la Nazionale latita, con l’Argentina che nel frattempo si è presa la scena. Occorre ritrovare competitività e se ciò significa tornare spesso in Europa per guardare i calciatori… pazienza.